• Nie Znaleziono Wyników

Feliks Koneczny, studioso della storia della Russia e dell'Europa Orientale

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Share "Feliks Koneczny, studioso della storia della Russia e dell'Europa Orientale"

Copied!
23
0
0

Pełen tekst

(1)
(2)

ORGANON 32:2003

Piotr Biliński (Cracovia, Polonia)

FELIKS KONECZNY, STUDIOSO DELLA STORIA DELLA RUSSIA E DELL’EUROPA ORIENTALE

Feliks Koneczny (1862-1949) é una personalitá straordinariamente ricca nel mondo degli storici polacchi. Nonostante il suo patrimonio storico e sto- riosofico abbia suscitato negli ultimi anni un sempre maggiore interesse degli studiosi, é comunque ancora poco conosciuto ed apprezzato. La sua enorme opera scientifica conta 26 volumi, oltre 300 articoli, fascicoli e bozze inediti. Nessuno degli storici polacchi pottrebbe vantarsi di un cosi vasto campo di interessi scientifici, comprendenti antropología, sociología, filosofía, teología, etnología, scienze politiche, psicología, economía, storia e giurisprudenza. Questo elenco, sebbene assai cospicuo, non dimostra comunque la cosa piü importante: la dimensione personale e morale della sua attivitá. Solitario di propria scelta, creatore della storiosofia polacca, pensatore cattolico, profes- sore universitario: fu, insomma, un grande umanista. La sua vita abbondó negli alti e nei bassi, nei trionfi e nelle tragedie, ma nonostante le diffícoltá Koneczny seppe conquistarsi un’indipendenza spirituale che si esprimeva pri­ ma di tutto nella saldezza e fedeltá ai suoi ideali e principi inconcussi.

La storiografia polacca cominció a trattare sintéticamente la storia russa per la prima volta ai tempi della prima guerra mondiale. II primo ad occupar- sene parecchi anni prima fu Feliks Koneczny che pubblicó circa 20 disserta- zioni dedícate alia storia della Lituania e di Mosca . Entró nella cerchia degli

1 Ad an alizzare il problem a d ella R ussia nell’opera storica di Koneczny e la nozione della civ ilta turanese (il term ine e la traduzione dell’aggettivo tedesco turanische) furono: P. Biliński, Feliks K oneczny (186 2 -1 9 4 9 ) życie i działalność. W arszaw a 2001, pp. 114-121; P. B iliński, Feliks Koneczny ja k o b adacz dziejów R osji i E u­ ropy W schodniej in: Studia z dziejów R osji i Europy Ś ro dkow o-W schodniej 38, 2003, pp. 2 2 7 -2 4 6 ; P. Bezat, Poglądy p o lityczn o -p ra w n e Feliksa Konecznego, K rzeszow ice 2004; P. Chuchro, Cyw ilizacyjny obraz R osji w m yśli Feliksa K onecznego in: F. Koneczny, D zieje Rosji, tt. 1-3, W arszaw a 2003, pp. I-X X IV ; M. Filipow icz, W obec Rosji. Studia z dziejów historiografii polskiej o d końca X IX wieku p o drugą wojnę św iatow ą, Lublin 2000, pp. 7 0 -7 6 ; A. Frątczak, Feliks K oneczny o państw ie i wartościach, K raków 2003; L. G aw or, O wielości cyw ilizacji. F ilozofia społeczna Feliksa Konecznego, L ublin 2002; P. G rabow iec, M odel społeczeństw a obyw a­ telskiego w historiozofii Feliksa Konecznego, W rocław 2000; A. H ilckm an, F eliks K oneczny a porów naw cza wiedza o cyw ilizacjach in: K ierunki 3, 19/1958, pp. 3 -4 ; S. Jedynak, A ksjologiczne zagadnienie rozwoju cyw ili­ zacji według F eliksa Konecznego in: P rzegląd H um anistyczny 32, 3/1988, pp. 121-129; J. K olbuszew ska, K o ­ necznego koncepcja dziejów R osji in: F eliks K oneczny dzisiaj, (ed.) J. Skoczyński, K raków 2000, pp. 187-197; H. K ow alska, P raw o na Rusi. Polem ika z oceną kultury ruskiej Feliksa K onecznego in: Feliks K oneczny dzisiaj, (ed.) J. Skoczyński, K raków 2000, pp. 199-210; K. K urow ska, Feliksa Konecznego nauka o cyw ilizacji in: P rzegląd H um anistyczny 22, 7-8 /1 9 7 8 , pp. 7 5 -9 0 ; R. Polak, C ywilizacje a m oralność w m yśli Feliksa K onecz­ nego, Lublin 2001; Z. Pucek, P luralizm cyw ilizacyjny ja k o perspektyw a m yśli socjologicznej (na przykładzie poglądów F. K onecznego i F. Znanieckiego), Kraków 1990; J. Skoczyński, Idee historiozoficzne Feliksa

(3)

Konecz-specialisti nel 1905, come caporedattore della rivista Świat Słowiański [Mondo

Slavo], tuttavia si era interessato delle questioni relative alla storia dell’ Europa

Orientale giä ai tempi dei suoi studi all’Universitä Jagellonica di Cracovia (1883-1888). In quel tempo fil il suo maestro, Wincenty Zakrzewski, durante il suo seminario, a suscitare l’interesse del giovane adepto per quella tematica. Da lui ispirato, Koneczny preparo la tesi del dottorato, intitolata: Najdawniej­

sze stosunki Inflant z Polską do roku 1393 [Le piü antiche relazioni tra la Livonia e la Polonia fino al 1393], che discusse nel 1888 sotto la direzione di

Maksymilian Iskrzycki; i relatori furono Anatol Lewicki e W. Zakrzewski. Nel 1889 Koneczny preparo alla stampa per l’Accademia Polacca delle Scienze e Lettere la dissertazione intitolata Polityka Zakonu Niemieckiego w

latach 1389 i 1390 [Politica d ell’Ordine Teutonico negli anni 1389 e 1390]1.

II libro fu vivamente criticato da Antoni Prochaska che scrisse: il risultato del

lavoro di Koneczny e p er gli storici una nullitä. (...) La forma esteriore dello svolgimento del pensiero d e ll’autore prova forsę quanto l ’autore sia incerto, quanto le sue conclusioni siano saltuarie e discordino fra di loro2. II recen-

sore, nonostante dissentisse dai risultati delle ricerche di Koneczny, sottolineö che non si poteva negare la perspicacia del ragionamento e il senso critico di

Koneczny eon cui aveva colto il nocciolo della questione interessante ed importante3. Nella sua successiva dissertazione, intitolata Walter von Pletten­ berg, landmistrz inflancki wobec Zakonu, Litwy i Moskwy [Walter von Plet­ tenberg, gran maestro di Livonia, nei confronti d ell’Ordine Teutonico, della Lituania e di Mosca] (1891), 1’autore dimostro una straordinaria indipendenza

di giudizio4. Contro 1’opinione comune degli studiosi occidentali sulle doti spiccate di Plettenberg, rivelö 1’infondatezza della leggenda, basata sulle false e tendenziöse ricerche svolte dagli studiosi tedeschi e russi.

Per il suo successivo libro, Jagiełło i Witold podczas unii krewskiej [Ja­

giełło e Witold durante 1’unione di Krewa], Koneczny ricevette il secondo pre­

mio al concorso Julian Ursyn Niemcewicz, organizzato dal Towarzystwo His­ toryczno-Literackie [Associazione Polacca per la Storia e la Letteratura] di Parigi5. II 3 maggio 1890, durante una seduta pubblica dell’associazione,

Lu-nego, K raków 1991; J. Skoczyński, K oneczny. Teoria cyw ilizacji, W arszaw a 2003; P. Skrzydlew ski, Polityka w cyw ilizacji łacińskiej. A ktualność nauki Feliksa Konecznego, Lublin 2002; A. W ierzbicki, G roźni i wielcy. Polska m yśl historyczna X IX i X X wieku wobec rosyjskiej despotii, W arszaw a 2001, pp. 188-220.

1 A rchiw um N auki Polskiej A kadem ii N auk i Polskiej Akadem ii U m iejętności w K rakow ie [A rchivio d ella Scienza Polacca presso 1’A ccadem ia Polacca delle Scienze e 1’A ccadem ia delle Scienze e Lettere di C raco­ via, citato in seguito AN PA N i PA U Kr], PAU, W II 12, cc. 5 9 -6 2 ,1 . 47.

2 A. P rochaska, F eliks K oneczny: Polityka Zakonu N iem ieckiego w latach 1 3 8 9 -1 3 9 0 [recensione] in; K w artalnik H istoryczny 4, 1890, p. 385: rezultat p ra c y p. K onecznego dla historyków równa się zeru. (...) A fo rm a zew nętrzna rozum ow ań autora dow odzi chyba, ja k niepew nym je s t autor, ja k chw iejnym je g o sąd, ja k d o ­

ryw czym i i nie harm onizującym i z so b ą je g o wnioski.

3 A. Prochaska, F eliks K oneczny ... , p. 381: nie m ożna mu odm ów ić przenikliw ości i zm ysłu krytycznego, wnikającego głęboko w p rzed m io t ciekaw y i ważny.

4 AN PA N i PA U Kr, PA U , W II 13, cc. 3 0 7-310.

5 B iblioteka N aukow a Polskiej A kadem ii U m iejętności i Polskiej A kadem ii N auk w K rakow ie [Biblioteca Scientifica d e ll’A ccadem ia delle Scienze e Lettere d ell’A ccadem ia Polacca delle Scienze, citata in seguito BN PAU i PA N K r], m s. 7097, vol. 2. L ettera di L. G adon a F. Koneczny, Parigi 4 V 1890.

(4)

Feliks Koneczny, studioso d ella storia della Russia e d e ll’Europa O rientale 73 bomir Gadon informo i membri radunatisi che conformemente alla sugges­ t io n dei relatori della Facoltä di Storia e Filosofía dell’Accademia delle Scienze e Lettere - Stanisław Smolka e Wincenty Zakrzewski - il primo pre­ mio di 2400 franchi era stato assegnato a Anatol Lewicki, mentre il secondo, di 1200 franchi, a Feliks Koneczny .

Valutando la dissertazione di Koneczny, Stanisław Smolka e Wincenty Zakrzewski affermarono che essa riguardava una questione molto rilevante

nella storia d e ll’unione della Lituania con il Regno polacco, provava a

chiarire la storia delle sue origini, a partiré dalle trattative preliminari nel

1385 fino al ritorno di Witold in Lituania nel 1392). II libro si articola in

premessa, otto capitoli e qualche digressione critica. I relatori sottolinearono che lo storico si era scrupolosamente servito di tutte le fonti pubblicate, qual­ che volta attingendo a documenti sconosciuti. Osservarono che I’autore di-

mostra non solo di aver accuratamente conosciuto le fonti, ma anche sa benissimo valutarle in modo critico. Grazie a cid, la sua dissertazione contiene davvero tante novitá. (...) Esse consistono in parte n ell’accurato sfruttamento delle testimonianze basate sulle fonti, in parte nella loro originale combinazione2. I relatori sottoposero ad una mite critica la forma

della dissertazione. Smolka noto che é visibile una certa fretta nello scrivere;

lo stile, anche se non senza valore, é spesso troppo comodo, poco limato, pero la chiarezza d e ll’impostazione merita il rispetto, e la struttura del libro non é priva di tratti peculiari p er la maestría storica. (...) In questa maniera si pos- sono scrivere lettere prívate, anche di materia scientifica, ma dalla disserta­ zione scientifica, destinata ad essere pubblicata, si esige una maggiore dili- genza, la quale non sara di sicuro estranea a ll’autore quando procederá alla pubblicazione3.

Nonostante Koneczny avesse voglia di continuare la ricerca sulla storia dei tempi di Jagiełło e Witold, non gli capitö di finiré il preannunciato lavoro. Recensendo un libro di Anatol Lewicki, si riferi alie proprie ricerche, pub­ blicate solo in parte, e scrisse di non sapere quanto tempo sarebbe passato

prima che io finissi le ricerche su Jagiełło e Witold4. II fatto che Koneczny

lavorava ancora sulla storia di Witold era comunemente noto nell’ambiente

1 A. F. G rabski, H istoriografia i polityka. Dzieje konkursu historycznego im. Juliana U rsyna N iem cew i­ cza 1 867-1922, W arszaw a 1979, pp. 2 5 0-262.

2 AN PAN i PAU Kr, PAU, W II 12, cc. 181: przedm iotu w ielkiej w agi w dziejach unii Litw y z K oroną (...) sam ych j e j początków , począw szy o d w stępnych układów roku 1385 a ż do pow rotu W itolda na Litw ę w roku 1392 (...) a u to r dow odzi nie tylko dokładnej znajom ości źródeł, ale rów nież zna się dobrze na krytycznym ich ocenieniu. Skutkiem tego, p ra c a je g o zaw iera rzeczyw iście wiele now ych rzeczy (...) Polegają one w części na dokładniejszym w yzyskaniu św iadectw źródłowych, p o części na oryginalnej ich kom binacji.

3 AN PA N i PA U Kr, PA U , W II 12, cc. 182-183: znać rzeczyw iście pew ien pośpiech w p isa n iu ; styl cho­ ciaż rów nież nie b ez zalet, je s t często zbyt wygodny, nie dosyć wygładzony, ale ja sn o ś ć wykładu zasługuje na wszelkie uznanie, a konstrukcja całości nie je s t pozbaw iona znam ion kunsztu historycznego. (...) IV ten sposób m ożna p isa ć listy pryw atne, chociażby w naukow ych przedm iotach, ale o d p ra c y naukow ej, przezn a czo n ej do wydania na w idok publiczny, w ym aga się staranniejszego wykończenia, od czego a u to r zapew ne się nie uchyli, zanim b y p rzystą p ił do druku sw ej pracy.

4 F. K oneczny, A n a to l Lew icki: Pow stanie Świdrygiełły. Ustęp z dziejów unii Litwy z K oroną [recensione] in: P rzegląd P olski 26, 1892, vol. 106, pp. 408—409: ile też lat m inie zanim się da doprow adzić do końca Jagiełłę i W itolda.

(5)

universitario. II 22 dicembre 1892 Lucjan Malinowski comunicava da Craco­ via a Jarosław Goli che Koneczny era un bravo ragazzo e stava lavorando su

W itold1. La prima parte della dissertazione, premiata al concorso e corretta dal

punto di vista stilistico, fu pubblicata a púntate sulla rivista Przewodnik

Naukowy i Literacki nel 1892; poi l ’autore raccolse tutte le púntate e le

pubblicó a proprie spese a Leopoli nel 1893. Non scrisse mai la parte seconda, dedicandosi piuttosto alle ricerche storiosofiche.

Koneczny scrisse anche parecchi studi minori sulla storia della Lituania e della Rutenia, per esempio O początku roku u Nestora [Sull’inizio d ell’anno

nel Nestore]. Questo studio, basato su minute ricerche, costituisce un contri-

buto di valore alle ricerche sulla storia rutena. Koneczny si interessó partico- larmente dei rapporti fra la Lituania e Mosca. Nelle opere dedicate alia sud- detta questione studio 1’espansione della Lituania ad Est e trattó le relazioni della Lituania eon Psków (capitale della repubblica di Psków) e Nowogród (capitale della repubblica di Nowogród). In alcune dissertazioni sollevó le questioni del regime di quelle repubbliche mercantili, per esempio nello studio

Kniaź i Posadnik [Principe e Colono] si occupó del rapporto del principe con

la societá. Inizialmente Koneczny si dedicó alle ricerche sul Medioevo, ma poi si interessó sempre di piü alia storia delle epoche successive.

Tuttavia solo dopo l’assunzione delle mansioni di caporedattore della ri­ vista Świat Słowiański [Mondo Slavo] nel 1905, le opere di Koneczny sulla storia dell’Europa Orientale assunsero un carattere di vasto respiro. II perió­ dico usci negli anni 1905-1914 come organo di stampa del Klub Słowiański [Club Slavo] di Cracovia, fondato da Marian Zdziechowski e August Soko­ łowski2. II club rappresentava un orientamento filoslavo con una manifesta tendenza antitedesca, e costituiva una corrente política piuttosto periférica dato che la maggior parte dei politici galiziani era piü propensa alia collabora- zione con i paesi centrali che con la Russia zarista3.

N ell’attivita del Club e del mensile la Russia costituiva un importante oggetto di studio. A ll’inizio invero le furono dedicate solamente tre sedute su un totale di trentadue, ma dopo lo scoppio della guerra russo-giapponese la Russia destó sempre piü grande interesse nei membri del club. N ell’articolo programmatico del 1905 possiamo leggere: il nostro comune interesse esige

che conosciamo quanto piü accuratamente la Russia che dovrebbe interessare non solo unfilologo slavo, ma ciascun polacco istruito, dato che essa influisce sulla nostra política, su ll’economía e sullo sviluppo dei rapporti sociali. La superficiale divulgazione della cultura russa sarebbe molto nociva, ma le ricerche serie ed accurate delle questioni russe svolte da noi tornano molto utili: la conoscenza dei rapporti economici e sociali della Russia ci interessa

1 L isty L ucjana M alinow skiego do Jarosław a Golla. P rzyczynek do dziejów p o lsk o -czesk ic h kontaktów n a u ko w o -ku ltu ra ln y ch w drugiej połow ie X IX wieku, (ed.) S. Sochacka, Opole 1975, p. 147: to dobry chłopak i pracuje n a d Witoldem.

2 BN PAU i PAN Kr, m s. 7097, vol. 2. Lettera di K. W łodkow ic a F. Koneczny, R om a 16 I 1905. 3 J. K ochan, O blicze ideow o-polityczne «Świata Słow iańskiego» in: Kw artalnik H istorii P rasy P olskiej 18, 2, pp. 4 1 -6 2 .

(6)

Feliks Koneczny, stu dioso della storia d ella Russia e d e ll’E uropa O rientale 75

ancora di piü della sua letteratura .

Koneczny sottolineó come un fatto indiscutibile la connessione del Regno Polacco con la Russia, l’integritá dello stato e l’importanza dell’ordinare i rap­ porti reciproci non solo come ricompensa dei danni storici, ma prima di tutto come fattore stimolante ulteriori processi di sviluppo in Russia e rafforzante la sua posizione nel campo intemazionale. Cosi, nell’impostazione di Koneczny, il conferimento dell’autonomia al Regno Polacco é un rinnovamento delP unione polacco-russa, un’unione indispensabile per ambedue le nazioni. La

Russia - scrisse in un articolo - deve essere diretta a ll’Ovest, noi invece all ’Est; loro hanno bisogno di essere in Europa, noi di avere campo libero di agiré culturalmente ed económicamente. Quelli che si trovano tra di noi, lituani e ruteni, sarebbero presi tra due fuochi nel caso della totale separa- zione política della Polonia dalla Russia. Tutte quelle questioni si possono sbrigare solo tramite il comune stato nella pianura sarmata. Se ne seppe giá nel XVI secolo. (...) Allora perfino qualora Vimpero russo crolli, bisogna te­ ner si alio stato russo alio scopo di cambiarlo in uno stato comune2.

L’intervento di Koneczny solo apparentemente ha il carattere di un’idea

astratta, quella di cambiare un legame in un’unione. É nettamente visibile la

convinzione che la Polonia ha i suoi grandi interessi all’Est; essi si possono realizzare solamente nell’ambito di un organismo comune anziché di due stati nemici. Koneczny sembra essere convinto della superioritá culturale e civile della Polonia, e crede che essa possa vincere la competizione nei territori contigui, cioé in Lituania, Bielorussia ed Ucraina. La teoria storiosofíca di Koneczny delineó una nuova prospettiva e tracció un senso completamente imprevisto; inoltre, suscitó la speranza che la controversia plurisecolare tra la Polonia e la Russia sarebbe finita. Non tenne conto pero dell’attuale situazione sia in Russia che nelle terre polacche. Non casualmente l’autore avanzó neirarticolo Propaganda zgody z Rosją [Propaganda p er l ’accordo con la

Russia] una richiesta di autonomia per il Regno Congressuale Polacco. La sua

richiesta fu conforme alle aspettative di vasti ambienti sociali che la nuova situazione interna in Russia avrebbe provocato cambiamenti radicali nell’ atteggiamento dello zarismo verso i polacchi. La rivoluzione nonché il fatto che lo zar Nicola II aveva lanciato il manifesto d’ottobre rafforzarono la spe­ ranza e permisero di azzardare piü arditi pronostici sulla questione polacca. Koneczny nel summenzionato articolo espresse la convinzione che la Russia

1 F. K oneczny, K lub Słow iański w K rakow ie in: Św iat Słow iański 1, 1/1905, pp. 11-12: nasz własny interes wym aga ja k najdokładniejszej znajom ości R osji i nie tylko filo lo g a slaw istę m usi ona obchodzić, lecz każ­ dego w ykształconego Polaka, skoro Rosja w pływ a na nasze spraw y polityczne, ekonom iczne i rozw ój stosunków społecznych. Pow ierzchow ne popularyzow anie płodów rosyjskiej kultury n w głoby być szkodliwym , ale badania p ow ażne i gruntow ne z n a szej strony spraw rosyjskich są wielce potrzebne, p rzy czym p o znanie ekonom icznych i społecznych stosunków R o sji je s t dla n a s je szc ze pilniejszym od znaw stw a j e j literatury.

2 F. Koneczny, P ropaganda zgody z Rosją in: Św iat Słow iański 1, 2/1905, pp. 2 7 2 -2 7 3 : Rosja m usi dążyć na zachód, a m y rów nież m usim y dążyć na wschód; oni potrzebują być w Europie, a m y m ieć p o le działanie kulturalnego i ekonom icznego. Ci, którzy są pom iędzy nami, Litw ini i Rusini, byliby ja k w kleszczach, w razie zupełnego rozdziału politycznego P olski o d Rosji. W szystkie te zagadnienia dadzą się załatw ić tylko poprze:, w spólną p aństw ow ość na całej sarm ackiej równinie. W iedziano o tym ju ż w X V I wieku. (...) A więc naw et nu wypadek upadku im perium rosyjskiego należy trzym ać się rosyjskiej państw owości, celem przetw orzenia j e j na wspólną.

(7)

sarebbe stata costretta a fare concessioni e a scendere a compromessi che avrebbero determinate la sua partecipazione al movimento neoslavo. Tuttavia, quelle speranze erano infondate poiche eminenti gruppi politici russi non ave- vano fretta di impegnarsi in una campagna per 1’autonomia polacca. Perfino gli attivisti filoslavi non esprimevano l’appoggio a quell’idea, anzi, sottopone- vano a un’ acuta critica ogni pensiero relativo alia concessione dell’autonomia al Regno Congressuale Polacco1.

Nel suo articolo Koneczny si riferi alle concezioni politiche di Aleksander Wielkopolski e Włodzimierz Spasowicz nonche alia teoria di Jerzy Mo­ szyński, il quale vide nella Polonia un vincolo civilizzatore tra l’Asia e l’Eu- ropa, tra la Russia e l’Ovest. Per il nostro autore l ’indipendenza della Polonia poteva costituire un ostacolo nella missione della rinascita degli slavi orientali. Ricordando il concetto dell’unione con la Russia, Koneczny si richiamó al parere di Moszyński, che aveva incitato alia concordia dei polacchi, al le-

game della Chiesa ortodossa russa con il capo della Chiesa cattolica, al legame politico della Russia con I’Austria2. Tuttavia, i legami politici, cultu­

ra l ed economici dovevano, secondo il nostro autore, essere preceduti dal conferimento dell’autonomia al Regno Congressuale Polacco.

Koneczny, approvando i cambiamenti del regime nell’impero russo, segnaló sempre il pericolo del pangermanesimo come un metodo applicato dall’impero tedesco e dalia monarchia austro-ungarica nella politica interna ed estema3. Vide un rischio nella germanizazzione ed ungarizzazione della po­ litica amministrativa e dell’istruzione pubblica4. Credette che i conflitti tra i popoli slavi fossero sempre provocati dagli intenzionali intrighi della Prussia. Koneczny, quale sostenitore della concezione iugoslava, commentó malvolen- tieri le trattative ungaro-croate, vedendo in esse una prova per privare gli sloveni della loro identita nazionale. Nei conflitti e nelle controversie fra cechi e slovacchi scorse un tracollo del concetto della collaborazione politica dei popoli slavi, che divenne di secondaria importanza rispetto alle ambizioni, presentate dalle nazioni, di allargare i propri territori etnici.

La radicalizzazione della situazione nonche l ’evoluzione degli avveni- menti in Russia che portarono al subbuglio sociale del 1905, terrificavano i filoslavi di Cracovia e Koneczny. Per gli attivisti conservatori la lotta per fmi sociali si transformó in un esperimento sul vivo corpo della Russia. Dichiara- rono la propria solidarieta con il movimento di liberazione, con la rivoluzione politica, con le richieste della costituzione, con la parita di diritti delle nazioni e delle confessioni religiose. Tutto quello che oltrepassava quel programma, lo valutarono negativamente per la questione polacca .

1 A. G iza, N eoslaw izm i P olacy 1906-1910, Szczecin 1984, pp. 33 -3 4 .

2 T. G ąsow ski, Jerzego M oszyńskiego poglądy na wieś, rolnictw o i zagadnienia gospodarcze in: D w ór - w ieś - p leb a n ia na ziem iach polskich w X IX i X X w ieku, Kielce 2003, p. 92: zgody Polaków, zw iązku cerkwi rosyjskiej z głow ą K ościoła katolickiego, zw iązku politycznego R osji i Austrii.

3 F. K oneczny, P roblem zgody z R osją in: Św iat Słow iański 3, 2/1907, pp. 218-219. 4 F. K oneczny, P rusofilstw o i m adziarofilstw o in: Św iat Słow iański 5, 1/1909, pp. 4 0 3 -409. 5 F. K oneczny, Czego chce rząd rosyjski? in: Św iat Słow iański 2, 1/1906, p. 2.

(8)

Feliks Koneczny, stu dioso della storia d ella Russia e d e ll’Europa O rientale 11 Koneczny credette che la Russia, accettando le rególe neoslave, avrebbe cambiato la sua política estera in direzione antitedesca e ció avrebbe portato alia rottura dell’alleanza tra il Reich tedesco e lo Stato austro-ungarico, con- ducendo ad una nuova alleanza di quest’ultimo con la Russia e poi, con la Francia e l’Inghilterra. Ció sarebbe dipeso dalla capacita della Russia di dimi­ nuiré ed eliminare le influenze della Prussia per rinascere nello spirito slavo, cioé, secondo Koneczny, antitedesco. D ’altro canto, le probabilitá di riuscita sarebbero dipese anche dalla consolidazione dello Stato austro-ungarico intor- no al programma slavo e dal rovesciamento del dualismo ungaro-tedesco1.

Lo scoppio della rivoluzione in Russia nonché il manifesto lanciato dallo zar, in cui promise di convocare la duma e di promuovere l’approvazione della costituzione, destó un grande interesse dei membri del Klub Słowiański [Club Slavo], In una delle sedute del club Feliks Koneczny si dichiaró a favore del conferimento dell’autonomia al Regno Congressuale Polacco e dell’introdu- zione della lingua polacca nelle scuole e negli uffici. Un’autonomia di questo

tipo é il massimo del nostro programma. - scrisse - Siamo costituzionalisti ed avversari della rivoluzione sociale2. Dal punto di vista odiemo, quella ri-

chiesta pare troppo moderata, ma bisogna ricordare che all’epoca fu avanzata dalla maggior parte dei gruppi politici polacchi. Dopo aver soffocato la rivoluzione in Russia, il governo zarista passó alia reazione, sciogliendo due dume e assumendo una posizione antipolacca, benché - come scrisse Konecz­ ny - i polacchi mantennero una posizione ultraleale riguardo alia Russia e

non mandarono come rappresentante alia duma alcuna persona che soste- nesse le rivolte sociali, alcun socialista né rosso. Nella parte seguente dell’

articolo constató: La nostra posizione nei confronti dello Stato russo rimane

ancora inalterata perché ancora possiamo non perdere le speranze che abbiamo a che fare solo con un ordinario episodio reazionario nella storia del costituzionalismo, che ha colpito prop rio noi come V ambiente piu costituzionale dello Stato3. Poco dopo venne fuori che i pronostici di Konecz­

ny furono erronei perché la direzione reazionaria della monarchia zarista risultó stabile anziché episódica. Profondamente deluso, lo studioso consideró lo zarismo un prodotto della civiltá turanese4 e lo sconfessó. Da quel

mo-1 F. K oneczny, Spraw a słow iańska a P olska in: Św iat Słow iański 4, 2/mo-1908, pp. 866-868.

2 F. K oneczny, P roblem zgody z Rosją in: Św iat Słow iański 3, 2/1907, p. 215: Taka autonom ia to m aksi­ m um naszego program u. Jesteśm y konstytucjonalistam i, a przeciw nikam i rew olucji społecznej.

3 F. K oneczny, P rzez a b su rd do absurdu in: Św iat Słow iański 3, 2/1907, p. 5: ultra lojalną postaw ą wobec R osji i nie w ysiali do D um y an i jed n eg o zw olennika przew rotów społecznych, an i je d n e g o socjalisty, a n i w ogóle czerw onego (...) Stanowisko nasze względem państw ow ości rosyjskiej pozo sta je jeszcze nie zm ienionym , bo je s z ­ cze m ożem y nie tracić nadziei, że m am y do czynienia tylko ze zw ykłym w dziejach początków każdego konstytu­ cjonalizm u epizodem reakcyjnym, który d a ł się nam najbardziej we znaki, ja k o żyw iołow i najbardziej ko n sty­ tucyjnem u w państw ie.

4 Jan S koczyński, lo studioso del patrim onio storiosofico di Koneczny, diede la più giusta defm izione della civiltà tu ra n e se: N ella civiltà „turanese", ovvero steppica, la cui tu lla si trova nell A sia N ord -O rien ta le ma le cui influenzę abbracciano anche l'A sia Centrale, M osca e la Rutenia, le g en ti vivono in campi. La vita si co n ­ centra in to m o a l capo che a sua volta è un semideo, il signore della vita e della m orte dei suoi sudditi. I suoi capricci sostituiscono la legge. Le genti appartenenti a quella civiltà sono guerrieri la cui esistenza si esprim e in guerre e conquiste; nei tem pi della pa ce cadono in inerzia. K oneczny scruta lo sviluppo di questa civiltà e la sua estensione n el m ondo, nonché l'evo lu zio n e della vita m ilitare che nella sua variante russa, sotto il regno degli zar, si esprim eva nella costrizione a l servizio totale p e r conto dello Stato. J. Skoczyński, Idee historiozoficzne

(9)

mentó cominciô a promuovere le idee filoslave dalla posizione polacca.

Negli anni che precedettero la prima guerra mondiale Koneczny si dedico a scrivere una sintesi délia storia russa, operazione pionieristica per la storiografia polacca. Fu la Spółka Wydawnicza Warszawska a commissionare nel 1911 un libro a Koneczny. Lo scoppio délia prima guerra mondiale in- terruppe i lavori, giunti al primo volume, dedicato alla storia medievale. Fino alla metà del 1914 furono scritti 10 capitoli ed edite 359 pagine. In effetti il libro, pubblicato infine a Cracovia da Stanisław Krzyżanowski nel 1917, è eterogeneo dal punto di vista editoriale dal momento che porta i segni delle diverse tappe délia pubblicazione. II compenso ammontô a 3750 corone1. Siccome Topera fu stampata a Cracovia, fuori dal raggio d’azione della censura russa, lo scienziato fu libero neU’esprimere opinioni e giudizi. D ’altra parte, fu consapevole di poter fácilmente esporsi alie accuse di essersi sfogato

con i russi, come spiegô lui stesso nella premessa. Scrivendo la storia della

Russia, voile essere utile al profitto polacco, sebbene negó che la genesi del libro fosse legata alla guerra in corso. Dichiaro anche di esser stato obiettivo. II modo di ragionare di Koneczny fu il seguente: La comprensione di Mosca è

e sará sempre una necessitá molto importante alia nostra vita política. Ma queste ragioni pratiche richiedono piü categóricamente la Veritá. Le infor- mazioni false conducono al fraintendimento, ovvero alie scelte sbagliate. Secondo me, il tendenzioso lavoro storiografico è una prova soprattutto ... della stoltezza2. La cesura finale del primo volume è il 1440, cioè l’anno della

pace lituano-moscovita stipulata sotto il regno del re polacco, Casimiro Jagellone. Inizialmente Koneczny ebbe il proposito di continuare la narrazione fino al 1505, ma il frammento dedicato alla seconda metà del Quattrocento si ingrandi aile dimensioni del secondo volume3.

Nel 1919, a Cracovia, Koneczny cerco di abilitarsi per la cattedra di libera docenza in base a Dzieje Rosji do roku 1449 [Storia della Russia fino al

1449}. Nella domanda, presentata il 3 dicembre 1919, chiese di esser esone-

rato dal colloquio d’abilitazione e presentó tre temi per la lezione d’abilita- zione: 1) In che rito ricevette il battesimo la Rutenia nel 988, 2) I fattori

valacchi nella genesi dello zarismo di Mosca), 3) Storia della „finestra” russa suirEuropa4. Nella seduta del 12 marzo 1920 il Consiglio della Facoltà di

Feliksa K onecznego, p. 68 [W cyw ilizacji turańskiej albo stepowej, m ającej sw ą kolebkę w A zji P ółn o c n o - wschodniej, ale rozszerzającej sw e w pływ y na A zję Centralną, M oskw ę i Ruś, p a n u je życie obozowe. K oncen­ truje się ono w okół o soby wodza, który je s t półbogiem , panem ży cia i śm ierci. Jego kaprysy zastępują praw o, a ludy tej cyw ilizacji to p u łki w ojow ników, których racją istnienia są wojna i podboje; w czasach pokojowych popa d a ją one w m arazm i bezwład. K oneczny śledzi rozwój tej cyw ilizacji i j e j rozprzestrzenianie się w świecie oraz ew olucję życia obozow ego, które - na p rzykła d w sw ej rosyjskiej odmianie, za carów - znalazło w yraz w przym usie służby państw ow ej.]

1 BN PAU i PA N Kr, m s. 3248, k. 51. L ettera di F. Koneczny a S. Krzyżanow ski, C racovia 23 IX 1917. 2 F. K oneczny, D zieje R osji do roku 1449, t. 1, W arszaw a 1917, p. VII: używ ania sobie na M oskalach (...) p rzyd a tn ym polskiem u p ożytkow i (...) Zrozum ienie M oskw y je s t i będzie doniosłą p otrzebą naszego życia p u b ­ licznego. A le te w zględy praktyczne wym agają tym kategoryczniej Prawdy. Fałszywe inform acje w iodą do opacznego wnioskowania, a w ięc do błędnych dróg. M oim zdaniem tendencyjna robota historiograficzna je s t d ow odem p rzed e w szystkim ... głupoty.

3 F. K oneczny, D zieje R osji do roku 1449, t. 1, pp. V -V I.

(10)

Feliks Koneczny, stu dioso della storia della Russia e d e ll’E uropa O rientale 79 Filosofía scelse il secondo tema ed acconsentî all’esonero dal colloquio1. Il 20 maggio 1920 Koneczny tenne la lezione d’abilitazione che i professori Jan Śleszyński, Tadeusz Kowalski, Marian Sokołowski, Władysław Vorbrodt, Spirydion Vukadinowic, Władysław Semkowicz, Witold Rubczyński, Ignacy Chrzanowski e Tadeusz Sinko valutarono come del tutto sufficiente2. Due giorni dopo il Consiglio della Facoltà di Filosofía dell’Università Jagellonica chiese al Ministero delle Confessioni religiose e dellTstruzione pubblica di conferire a Koneczny il titolo di libero docente nel campo della storia dęli’Europa Orientale . II 20 giugno 1920 il Ministero confermó la libera docenza di Koneczny4.

I recensori della dissertazione per 1’abilitazione per la cattedra di libera docenza, professori Władysław Konopczyński e Wacław Sobieski, sottolinea- rono che Vopera del dottor Koneczny ha uno straordinario valore informa­

tivo, l ’autore ha compreso nell’esposizione tutti gli aspetti della vita política, economica, culturale del regime; interpreta gli eventi e i rapporti reciproci fra di loro in modo molto intelligente. Si legge il suo libro con interesse e perfino in quei brani in cui si hanno dei dubbi sul fatto che tutti i ragiona- menti e tutte le ipotesi d ell’autore re g gano alia critica, non si puó negare che l ’autore istruisce, stimola, da da pensare e p er questo porta avanti la scienza. D ’altronde, dato che il dottor Koneczny è conosciuto come uno storico quali- ficato, ben pratico delle fonti archivistiche, e come autore non solo di pubbli- cazioni di carattere divulgativo, ma anche di contributi scientifici di alto valore, non c ’é dunque alcun ostacolo che impedisca di approvare Storia della Russia fino al 1449 come dissertazione p er 1’abilitazione p er la cattedra di libera docenza5. Dopo la seconda guerra mondiale Tadeusz Stanisław Gra­

bowski valutô Dzieje Rosji do roku 1449 [Storia della Russia fino al 1449] alla luce del marxismo e scrisse: Dal punto di vista della nostra realtà, il libro

di Koneczny non regge alia critica né soviética né nostra, perché è troppo fazioso. Koneczny, anche se la previde, non voile quella realtà né la capí. Quel manuale, sostanzialmente erroneo dal punto di vista metodologico e nel modo di affrontare le questioni trattate, diffondeva molte opinioni che

dovreb-W F II 121, n. 590. C artella deH’abilitazione per la cattedra di libera docenza di F. K oneczny: 1) dovreb-W ja k im o b ­ rządku chrzciła się R u ś w 988 roku, 2) Wołoskie p ierw iastki w genezie caratu m oskiewskiego, 3) H istoria rosyj­ skiego okna do Europy.

1 A U J, W F II 48, n. 1032. Vert>ali delle sedute del C onsiglio della Facolta di Filosofia dagli anni 1918— 1925.

2 AUJ, W F II 121, n. 1329. Cartella d ’abilitazione ... di F. Koneczny. 5 A U J, W F II 121, n. 1340.

4 AUJ, W F II 121, n. 1465.

5 AUJ, W F II 121, R ecensione di W. Konopczyński: dzieło dra K onecznego posiada niepospolitą w artość inform acyjną, a u to r objął sw ym w ykładem wszystkie strony życia politycznego, ustrojowego, gospodarczego, kulturow ego, interpretuje wypadki i ich wzajem ny zw iązek w sposób n ader inteligentny. K siążkę je g o czyta się z zajęciem i n a w e t w tych m iejscach w których pow staje wątpliwość, czy wszystkie rozum owania i hipotezy autora ostaną się w obec krytyki, nie podobna zaprzeczyć, że a u to r poucza, pobudza, daje do m yślenia i przez to posuw a naukę naprzód. P oniew aż za ś skądinąd d r Koneczny znany jest, ja k o kw alifikow any historyk, dobrze obyty ze źródłam i i ja k o a u to r nie tylko p ra c popularnych, ale i wartościow ych p rzyczynków naukowych, przeto nic nie stoi na przeszkodzie przyjęciu D ziejów R osji ja k o rozpraw y habilitacyjnej.

(11)

bero essere definitivamente corrette, tanto piü che últimamente hanno comin- ciato ad affluire da noi le opere originali degli storici sovietici1. Le accuse di

Grabowski derivarono dall’ideología marxista e dalla lettura superficiale del testo.

Dzieje Rosji do roku 1449 [Storia della Russia fino al 1449] fu la prima

monografía della storia russa, scritta da un polacco. Quando all’Ovest da molto tempo si capiva l ’importanza delle ricerche scientifiche sulla storia della Russia, in Polonia gli scienziati non si occupavano di quel tema. Quell’opera costitui un frutto dei suoi lunghi studi e delle ricerche in vari archivi, tuttavia la stesura finale e la pubblicazione vennero a coincidere con la prima guerra mondiale e perció l ’autore non sempre ebbe un accesso libero alia recente letteratura scientifica russa; ció determinó il disuguale valore del libro. La dove il materiale sulle fonti é molto scarso, l’autore ricorre a ipotesi audaci. In conformitá col carattere del libro, Koneczny espone i fatti in modo dogmático e risolve in modo autoritario i problemi a cui si potrebbero trovare molte soluzioni. In quell’opera Koneczny cómprese i risultati ottenuti durante trent’anni di studi sulla questione, apportando un contributo di valore alia scienza polacca. Si rendeva conto dei difetti e delle imperfezioni del suo libro, per cui scrisse a un suo amico, Józef Korzeniowski: lo, malgrado tutte le

dijficoltá, faccio del mió meglio per lavorare, provando a scrivere la storia della Russia. Non sará una cosa grande, 25 -30 fogli di stampa! Ma ho da fare perché i mezzi offerti dalla nostra biblioteca sono assai scarsi. Bisogna cavarsela da soli, perdendo tempo p er le questioni giá elaborate nei libri che sono irraggiungibili nella biblioteca. Se riusciró a scrivere questo libro, sará qualcosa di simile al modo di arrangiarsi di Robinson Crusoe su un’isola deserta. Dovrei infatti andaré almeno per un trimestre alia Biblioteca Univer­ sitaria di Varsavia, ma ció é impossibile. Mi consolo che sará comunque la migliore storia della Russia in polacco perché l ’única2.

Koneczny non portó mai alia fíne l’elaborazione complessiva della Storia

della Russia. Seppe giá dopo la pubblicazione del primo volume che i lavori si

sarebbero protratti. Per questo motivo pubblicó nel 1921 un piccolo libro di carattere divulgativo, privo dell’apparato scientifíco, comprendente la storia russa dalle origini fino alio scoppio della prima guerra mondiale, intitolato

Dzieje Rosji od najdawniejszych do najnowszych czasów [Storia della Russia

1 T. S. G rabow ski, Feliks K oneczny in: Kw artalnik H istoryczny 57, 1949, p. 336: Z punktu widzenia d zisiejszej rzeczyw istości p ra c a la nie w ytrzym uje krytyki ani radzieckiej, ani naszej, traktow ana je s t bowiem zbyt jednostronnie. Tej now ej rzeczyw istości Koneczny, choć ją przewidywał, nie p ra g n ą ł ani je j nie rozumiał. P odręcznik ten zasadniczo błędny w podejściu m etodologicznym i ujęciu om awianych zagadnień, szerzył wiele poglądów , które w inny b yć definityw nie sprostowane, zw łaszcza że ostatnio docierać do nas zaczęły i oryginalne dzieła historyków radzieckich.

2 B iblioteka N arodow a [B iblioteca N azionale, citata in seguito BN), ms. III 7351, k, 5 2 -5 3 . Lettera di F. K oneczny a J. K orzeniow ski, C racovia, 18 V III 1911: Ja zaś, pom im o tych w szystkich tarapatów staram się ja k m ogę pracow ać, p róbując napisać dzieje Rosji. N ieduża to rzecz będzie, na ja k ie ś 2 5 -3 0 arkuszy druku! A le p rzy nadzw yczaj skrom nych środkach pom ocniczych naszej biblioteki w tym zakresie, roboty bardzo dużo. Trzeba sobie na każdym kroku sam em u ja k o ś radzić, tracąc czas na kwestie, które są opracow ane w dziełach, nie posiadanych p rze z bibliotekę. Jeżeli zdołam tę książkę napisać, będzie to coś w rodzaju zagospodarowania Robinsona na bezludnej wyspie. W łaściwie należałoby przynajm niej na kw artał p o jechać do warszawskiej bib­ lioteki uniwersyteckiej, ale to niewykonalne. P ocieszam się, że będzie to i tak najlepsza historia R osji w polskim języku, g d yż jedyna.

(12)

Feliks Koneczny, stu dioso della sto ria della Russia e d e l l’Europa O rientale 81

dai piú remoti ai recenti tempi]1.

Koneczny pubblicó nel 1917 sulla rivista Przegląd Powszechny il suo successivo saggio dedicato alla storia russa, intitolato Sfinks rosyjski [Sfinge

russa]. L’autore espresse 1’opinione che tutti i progetti di unione tra la Polonia

e la Russia fossero equivoci. Secondo lui, tra quei due Stati eorreva un grande abisso culturale: la Russia aveva basato le origini del proprio Stato sull’ amministrazione mongola, e perció al suo interno si erano diffusi il dispotismo e il terrorismo2. Le suddette opinioni fecero si che nel periodo della PRL [Repubblica Popolare di Polonia] Jerzy Matemicki dichiarasse che Koneczny aveva manifestato un giudizio tendenzioso sullo Stato russo nonché aveva voluto dimostrare che la rivoluzione russa fosse cresciuta sullo sfondo cultu­ rale orientale, e perció era completamente contraria alie tradizioni statali polacche3.

Simultáneamente alie ricerche sulla storia russa Koneczny si impegnó nella lotta per 1’incorporamento di Vilnius alla Polonia. Cosi si inimicó i nazionalisti lituani che lo proclamarono un ideologo dello sciovinismo po­ lacco. Koneczny espresse il suo giudizio sulla questione lituana nel saggio intitolato Letuwa a Litwa [Letuva e Lituania], pubblicato sulla rivista Przegląd

Powszechny dove formuló la tesi che Letuva [la parte originaria della Lituania

N. d. A.] costituisce una parte relativamente piccola della Lituania; tra i

lituani ci sono i letuvini che costituiscono il núcleo originario della nazione lituana. La Lituania é una nozione geográfica e in piú relativa alla geografia política e non a ll’etnografía. Non esiste una nazione lituana, ci sono solo popoli lituani, cioé quelli che abitano nello Stato lituano. Grazie al proprio patrimonio di civiltá, il primo posto tra i popoli lituani é occupato dalla nazione polacca4. Tali giudizi suscitarono lo sdegno di Władysław Tołłoczko,

un pubblicista lituano che cosi rispóse a Koneczny: II professor Koneczny

propone la differenziazione teórica e pratica delle due nozioni: Letuva e Lituania. II primo termine viene riservato solamente alla Lituania etnográfica, il secondo alla Lituania storica5. Passando alla recensione della teoria di

Koneczny, Tołłoczko prima di tutto sottolineó che essa non era nuova e che gia prima i pubblicisti del giomale Dziennik Wileński avevano proposto la duplice terminologia: Letuva, letuvano, letuvana ... Lituania, lituano, lituana ... Servendosi della nuova terminologia, Tołłoczko espresse l’opinione che c ’é

molto della Lituania in Letuva e molto della Letuva in Lituania. É vero che il

1 M. Filipow icz, W obec R o s j i ..., pp. 70 -7 6 .

2 F. K oneczny, S finks rosyjski in: P rzegląd Pow szechny 34, 1917 (139), pp. 5 -1 9 .

3 J. M atem icki, Idee i postaw y. H istoria i historycy po lscy 1914-1918, W arszaw a 1975, p. 314.

4 F. K oneczny, Letuw a a Litw a in: P rzegląd P ow szechny 39, 1922 (155), pp. 38 -3 9 : L etuw a je s t drobną stosunkow o cząstką Litwy; p o śró d Litw inów są Letuwini, ja k o najm niej liczna narodow ość litewska. Litwa sta ­ no w i bow iem pojęcie geograficzne i to z zakresu geografii politycznej, a wcale nie etnograficzne. N ie m a narodu litewskiego, tylko są narody litewskie, tj. zam ieszkujące państw o litewskie. D orobkiem cyw ilizacyjnym pierw sze m iejsce p o śró d narodów litewskich trzyma n aród polski.

5 B iblioteka Litew skiej A kadem ii Nauk [B iblioteca d ell’A ccadem ia L ituana delle Scienze, citata in seguito BLA N ], m s. B F 2340, p. 1. W . Tołłoczko, N ajnow sza teoria Feliksa Konecznego: Prof. Koneczny proponuje teoretyczne i p ra ktyczn e zróżnicow anie dwóch terminów, a zarazem p o jęć i rzeczy - Letuw y i Litwy. Pierwszy term in zastrzega wyłącznie dla Litw y etnograficznej, drugi dla Litw y historycznej.

(13)

nostro Paese é come il muro di Prussia in cui sarebbe vano cercare di separare il legno dai mattoni e dalla calce in modo che nella sezione d e ll’edificio non si tocchino. II professor Koneczny sostiene pero che questa separazione sarebbe possibile e in piú molto facile da fare. La lingua polacca non aveva finora una parola separata p er esprimere la particolaritá etnográfica de i letuvini ... non esiste la nazione lituana ... Queste sono le caratteristiche del modo di ragionare del profes sore di Cracovia*. Adottando

quelle ragioni, Tolloczko giunse ad un’analoga conclusione nel caso della Polonia e sostenne che la lingua polacca non aveva fino a quel momento una parola separata per esprimere la particolaritá delle terre originarie polacche (come il patrimonio ereditato dai Piast) rispetto alie terre conquístate sui ruteni, sui livoni e sulle genti baltiche. Per questo motivo ritenne che bisogna

separare la Lechia [la parte originaria della Polonia N. d. A.] dalla Polonia; la prima costituisce una parte relativamente piccola della Polonia che é una nozione geográfica e in piú relativa alia geografía política e non a ll’etnografia. Non esiste la nazione polacca, c ’é solo una nazione della Lechia ecc.2. Cosi, in modo ironico, Tolloczko provó a demolire la prima tesi

di Koneczny. Nella parte seguente del saggio Koneczny affermó che Vilnius era originariamente un mercato tedesco-tartaro, un punto di scambio econo- mico tra l’Oriente e l ’Occidente. Non fu mai una cittá letuvana perché non esistettero mai le cittá letuvane dato che i letuvani non fondavano cittá. Koneczny spiega la presenza dei polacchi in Lituania in due modi: i primi furono i discendenti dei prigionieri di guerra provenienti dalla Masovia, i se- condi arrivarono in Lituania tramite matrimoni ed ereditá. In polémica contro quel giudizio, il recensore sostenne: Volendo trattare questa teoria seria­

mente, bisogna supporre che quei prigionieri di guerra si moltiplicassero come conigli dato che oggi vediamo in Lituania tante persone parlare polac- co3. Nella parte seguente del saggio Koneczny scrisse che nella storia della Lituania non si parla per niente della Letuva4. Tolloczko, sconvolto da

quell’opinione, negó: La voce della Lituania echeggia sonoramente in tutto il

Paese fino alia cittá di Brześć Litewski. (...) La voce della Lituania echeggia nei nomi delle nostre cittá e dei nostri paesi, dei fiumi e dei boschi, nei cognomi dei magnati e dei contadini. E ció é visibile anche nei dintorni di Vilnius e di Grodno, nonché di Lida, Wolkowysko, Oszmiana e perfino della

1 BLA N , ms. B F 2340, p. 2: w Letuw ie tkw i wiele z Litwy, a w Litw ie nie je d n o z Letuwy. Istotnie kraj nasz, to niczym m u r pruski, w którym darm o próbow ałbyś oddzielić drewno od cegieł i w apna tak, by w p rze ­ kroju budynku je d n o nie stykało się z drugim . Prof. Koneczny je d n a k uważa dokonanie tego dzieła za rzecz m ożliw ą i w cale łatwą. Język p o lsk i nie p o sia d a ł dotychczas wyrazu osobnego na wyrażenie odrębności etno­ graficznej L etuw inów ... nie m a narodu litewskiego ... Oto są słupy przydrożne, które wskazują na bliski bieg m yśli krakow skiego profesora.

2 BLAN, ms. B F 2340, pp. 3—4: należy oddzielić Lechię i Polskę, p rzy czym pierw sza je s t drobną stosunkow o częścią Polski, która stanow i p ojęcie geograficzne i to z zakresu geografii politycznej, a wcale nie etnograficzne. Nie ma narodu polskiego, tylko je s t naród lechicki itd.

3 BLA N , ms. B F 2340, pp. 5 -6 : Chcąc pow ażnie traktow ać tę teorię, należy przypuścić, że ow i je ń c y m usieli istotnie m nożyć się tak szybko ja k króliki, skoro dziś w idzim y w Litwie tylu m ów iących p o polsku.

(14)

Feliks Koneczny, stu dioso della storia della R ussia e d e l l ’E uropa O rientale 83

cittá fortificata di Nowogródek1. Al seguente giudizio del Professore che in Polonia non si sapeva nemmeno dell ’esistenza della lingua letuvana fino a quando il clero polacco non la scopri, il che testimonia che doveva essere una lingua da niente giacché non ne sapevamo nulla cost a lungo, tuttavia la scoperta della sua esistenza i lituani la devono solamente ai polacchi2, il

recensore rispóse: É un modo di ragionare típico p er i demonazionali,

indegno dello storico, d ’altronde contrastante con la realtá se Aldona, spo- sando il re polacco Casimiro il Grande, gli portó in dote 20 mila braccia di manodopera polacca proveniente dalla Lituania, prigionieri di guerra e i loro discendenti, come dice il professor Koneczny, allora possiamo essere sicuri che in Polonia, molto prima del battesimo della Lituania, si sapeva d ell’ esistenza della lingua lituana. Quindi in nessun modo si puó credere che a scoprirla fosse il clero polacco, d ’altronde assai incapace n ell’evangelizzare la Lituania3. Secondo Koneczny, furono i polacchi a voler costituire la Lituania e formare dai popolo lituano una nazione.4 Dove e quando? - chiese

Tolloczko. - II professor Koneczny turba invano con i suoi ragionamenti

ingenui la pace dei padri del rinascimento lituano. Come se ció non bastasse, lo storico di Cracovia considera tutta la generazione dei primi conoscitori dei lituani, che provengono dai popolo lituano, completamente russificata moral­ mente5. Secondo il recensore, ció non era vero perché il clero lituano studiava

nei seminari di Kowno, Sejny, Vilnius e Pietroburgo dove le tendenze polonizzanti erano molto forti. Poi, chi dall’intellighenzia lituana laica disponeva dei mezzi, preferiva andaré all’estero che studiare in un’universitá russa. L ’ideologo dello sciovinismo polacco - come Tolloczko chiamó Ko­ neczny - vede in Russia solo l ’anticultura, non accorgendosi dell ’alto livello

delle scuole superiori russe6. Koneczny fíni il suo saggio con le seguenti

parole: Vilnius é una cittá lituana, non letuvina pero, ma polacca. (...) Quanto

c ’é a Vilnius del passato letuvino? La risposta é facile: che uno indichi

1 B LA N , m s. B F 2340, p. 7: Głos Litw y brzm i donośnie i rozlega się hen p o całym kraju, a ż p o B rześć L itew ski (...) G los Litw y brzm i w nazw ach naszych m iast i wsi, rzek i lasów, w nazw iskach m agnatów i kmiotków. I to rów nież dotyczy najbliższych okolic W ilna i Grodna, ja k rów nież Lidy, W olkowyska i Oszmiany. ba nawet grodu zam kow ego Now ogródka.

2 F. K oneczny, L etuw a a Litwa, p. 41: w Polsce naw et nie wiedziano o istnieniu ję zy k a letuwskiego, aż dopiero odkryło go duchow ieństw o parafialne, z P olski pochodzące, m usiał to być ję zy k bardzo m a m y, skoro m yśm y tak długo n ic o nim nie wiedzieli, je d n a k odkrycie g o dla szerszego św iata zaw dzięczają L itw ini w yłącz­ nie Polakom .

3 BLA N , m s. B F 2340, pp. 8 -9 : typow o endeckie rozum owanie, niegodne p ió ra historyka. Zresztą kłóci się to z rzeczyw istością, je ś li Aldona, w ychodząc za K azim ierza W ielkiego w niosła mu w p o sagu 20 000 p a r polskich rąk roboczych z Litw y (jeńców i potom stw a jeń có w polskich), ja k m ów i prof. Koneczny, to można być zupełnie pew nym , że w P olsce długo p rzed chrztem L itw y a ż nadto dobrze w iedziano o istnieniu ję z y k a litew ­ skiego. S tąd zaszczyt odkrycia je g o żadną m iarą nie m oże być przypisyw any duchow ieństw u polskiem u dość n ie ­ udolnie zresztą apostołującem u Litwę.

4 F. K oneczny, L etuw a a Litw a, p. 41: P olacy pra g n ę li p o w o ła ć do życia Litwę, pragnęli z ludu litewskiego w skrzesić naród.

5 B LA N , m s. B F 2340, p. 9: Gdzie i kiedy? P różno prof. Koneczny m ą ci sw ym i naiw nym i wywodam i św ięty spokój p ro c h ó w ojców odrodzenia litewskiego. N a d om iar złego historyk krakow ski całe pierw sze p o k o le ­ nie znaw ców Litw inów pochodzenia ludow ego nazywa m oralnie na w skroś zrusyfikowanym .

6 B LA N , ms. B F 2340, p. 10: Ideolog szow inizm u polskiego widzi w R osji tylko antykulturę, a nie dostrze­ ga tam w ysokiego nieraz poziom u naukow ego wyższych uczelni.

(15)

almeno un’iscrizione letuvina dai tempi remoti!1. Anche quella opinione fu

sottoposta alia critica di Tołłoczko: Le epigrafi letuvine sono a Vilnius

completamente inutili perché la stessa Vilnius con il vicolo di Giedymin e il duomo degli Jagelloni, con i sobborghi e i dintorni dai nomi piu lituani possibili, testimonia quale era nel passato2.

La discussione nella stampa fu senza dubbio un effetto dell’annessione di Vilnius da parte delle truppe del generale Lucjan Żeligowski nell’ottobre 1920. II govemo polacco, temendo le negative conseguenze intemazionali, salvava le apparenze dicendo che l’attacco di Żeligowski fu un ammutina- mento. Sul territorio occupato da quell’unitá fu creata una circoscrizione appa- rentemente libera, chiamata Lituania Centrale, dove furono indette le elezioni al Parlamento di Vilnius che nel febbraio 1922 approvó l ’annessione della circoscrizione di Vilnius alia Polonia. II govemo lituano presentó víbrate proteste ed interruppe le relazioni diplomatiche, economiche e culturali, di- chiarando di essere formalmente in stato di guerra con la Polonia. Tale situa- zione duró fino alio scoppio della seconda guerra mondiale3. Dalla succitata polémica risulta chiaramente che il professore, come nel caso dei contrasti polacco-cechi per Cieszyn, prese una posizione dottrinale pro-polacca.

II Io giugno 1920 Koneczny ricevette la nomina a professore straordinario

presso TUniversitá di Vilnius . Dai 12 marzo 1921 diresse il seminario di storia dell’Europa Orientale5. II I o novembre 1922 fu designato dai ministro Tadeusz Łopuszański professore ordinario deH’Universitá Stefan Batory di Vilnius6 sebbene il Consiglio di facoltá gli conferisse quella carica giá il 10 giugno7. Motivando la proposta, la Commissione del Consiglio valutó molto positivamente il patrimonio scientifico di Koneczny, sottolineando che la sua dissertazione per l ’abilitazione per la cattedra di libera docenza fosse la prima monografia della storia russa scritta da un polacco e che di essa térra conto

non solo la scienza polacca, ma anche quella straniera8. Non essendo pero a

conoscenza delle norme giuridiche, il Senato accademico deH’Universitá presentó la suddetta proposta al Ministero solo il 22 febbraio 19229. Irritato per quella incompetenza, Koneczny si lamentó con Władysław Semkowicz in una lettera: La questione ronza tra il senato e il consiglio di facoltá, tra il fu

1 F. K oneczny, L etuw a a L itw a, pp. 4 4 -4 5 : W ilno je s t m iastem litewskim, ale nie letuwskim, lecz polskim . (...) Ile tu, w Wilnie, przeszło ści letuw skiej? O dpow iedź prosta: niechaj kto wskaże w całym m ieście choćby je d ­ n ą inskrypcją letuw ską z daw nych czasów.

2 BLA N , ms. B F 2340, p. 11: p isa n e łetuwskie inskrypcje zgoła są w W ilnie zbędnym i, bo sam o W ilno z zaułkiem G iedym inow skim i K atedrą Jagiełłow ą, z przedm ieściam i i okolicam i o brzm ieniu najbardziej litew ­ skim b ez w szelkich inskrypcji m ów i o tym, czym było.

3 Cf. A. Serbakow ski, Sejm W ileński 1922. Idea i j e j realizacja, W rocław 1993.

L itew skie Państw ow e A rchiw um A kt N ow ych [A rchivio Statale L ituano degli Atti N uovi, citato in se- guito L PA A N ], F 1 7 5 ,1 B b 86, c. 4.

5 LPA A N , F 175, A 5, IV B 12, c. 102v. 6 LPA A N , F 1 7 5 ,1 B b 86, cc. 2 3 -2 4 . 7 LPA A N , F 175, A 5, IV B 12, c. 115v.

8 LPA A N , F 175, A 5, IV B 100, c. 4: będzie się liczyć nauka nie tylko w Polsce, ale i za granicą. 9 LPA A N , F 1 7 5 ,1 Bb 86, c. 21. Cf. LPAA N, F 175, A 5, IV B 12, c. 159v.

(16)

Feliks Koneczny, stu dioso della storia della Russia e d e l l’E uropa O rientale 85

Janowski (purtroppo isterico) e Zdziechowski (nevrastenico). II preside della facoltá, Zdziechowski dice apertamente di non saper che fare, quindi farà un tentativo. Come se cio non bastasse, non c ’è nemmeno una persona che conosca il nostro oggetto di studio; altri due professori che si occupano della storia d e ll’Europa Orientale (Parczewski e Halecki) escludono da questa materia gli studi sulla storia russa1.

Durante i nove anni della sua attivitá accademica a Vilnius Koneczny tenne i corsi sulla storia dell’Europa Orientale: Rassegna d eifa tti storici della

Lituania e della Bielorussia', Storia della scienza della civiltá sulla pianura sarmata\ Rapporti lituano-russi nel Quattrocento', Scissione di civiltá nei paesi slavi orientali nel Quattrocento e Cinquecento', Storia dei paesi slavi orientali', Genesi dello zarismo e della questione moscovita', Sfondo econo- mico della storia della Polonia e della Rutenia. Polonia, Rutenia e Mosca a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento', Sfondo economico della storia polacca e rutena n ell’Ottocento', Punti di svolta nella storia d e ll’Europa Orientale', Mosca e i Tartarí nello sviluppo storico', Direzione dello sviluppo storico della Russia, Lituania e Russia nella seconda metà del Quattrocento; Oriente e Occidente nella storia polacca e rutena nel Medioevo', Ultimi anni dello zar Ivan III il Severo2. Koneczny preparava le sue lezioni in modo molto

accurato, basandosi sulle fonti archivistiche polacche ed estere nonché sull’ ottima conoscenza della letteratura specialistica polacca ed estera. Citava spesso fonti russe, tedesche, francesi e latine. Sapeva molto bene collegare e paragonare la storia russa con la problemática paneuropea, passando dalle le­ zioni analitiche a quelle sintetiche. Rispetto ad altri docenti, aveva pochi studenti, p. e. nell’anno accademico 1923/24 frequentarono le sue lezioni 66 persone, mentre le lezioni di S. Kościałkowski - 140, M. Massonius - 207, K. Kolbuszewski - 186, S. Pigoń - 232, M. Zdziechowski - 1793.

Il seminario storico occupo nell’attività didattica di Koneczny un posto

spéciale. Durante quei nove anni lo frequentarono 12 persone che prepararono 18 tesi. Nel corso delle lezioni si analizzavano le fonti relative ai tartari lituani e al regno di Casimiro Jagellone. Mancavano i mezzi per pubblicare le tesi migliori; la rivista storica Ateneum Wileńskie si limatava a pubblicare solo le tesi riguardanti la storia lituana4.

1 B iblioteka Jagiellońska [B iblioteca Jagellonica, citata in seguito BJ], ms. 9531 III, cc. 129-130. Lettera di F. K oneczny a W. Sem kow icz, V ilnius 21 XI 1921: Spraw a kręci się w kółko p o m ięd zy Senatem a W ydziałem, p o m ięd zy śp. Janow skim (niestety histerykiem ) a Zdziechowskim (neurastenikiem ). D ziekan Z dziechow ski w yzna­ je otwarcie, że nie wie co zrobić, a w ięc zrobi eksperyment. N a dobitkę nie m a nikogo, kto by znał się na naszym przedm iocie, obydw aj inni profesorow ie dziejów E uropy W schodniej (Parczew ski i H alecki) rozum ieją ten p rzed m io t ja k o w ykluczający studia nad dziejam i Rosji.

2 LPA A N , F 175, A 5, IV B 25, c. 200: P rzegląd dziejów Litw y i Białorusi, D zieje nauki o cyw ilizacji na rów ninie sarm ackiej. Stosunki litew sko-m oskiew skie w X V wieku. R ozłam cyw ilizacyjny w Słow iańszczyźnie W schodniej w X V -X V I wieku, Dzieje Słow iańszczyzny W schodniej, G eneza caratu i kw estii m oskiew skiej, E ko­ nom iczne podłoże dziejów P olski i Rusi. Polska, Ruś, M oskw a na przełom ie X V i X V I wieku. P odłoże eko n o ­ m iczne dziejów P olski i R usi w X IX wieku, M om enty zw rotne w dziejach E uropy W schodniej, M oskw a a Tatarszczyzna w dziejow ym rozwoju, K urs dziejów Rosji, Litw a a M oskw a w drugiej połow ie X V w ieku, W schód a Z achód w dziejach P olski i R usi w wiekach średnich, Ostatnie lata Iwana III Srogiego.

3 LPA A N , F 175, A 5, IV B 25, c. 231. 4 LPA A N , F 175, A 5, IV B 100, c. 45v.

Cytaty

Powiązane dokumenty

According to our results telecommuting allows people to accept 5% longer commutes on average, and for every 8 additional weekly hours spent working from home, people accept a

nr 1 „Statystyka językowa powiatu mrągowskiego za lata 1824–1840” ze względu na jej układ tru- dno przedstawić odsetek ludności polskojęzycznej w poszczególnych latach

La reelaboración de Neruda como personaje permite ver dentro del neopolicial latinoamericano una más de las dimensiones de esta literatura llena de posibilidades:

Wyróżnienie podstawowych, kompozycyjnych, mnemopercepcyjnych, se­ mantycznych, psychomotorycznych oraz elektroakustycznych efektów dźwię­ kowych pozwoliło na stworzenie

Biorąc pod uwagę ogromne bdgactwo algierskiej kultury ustnej i pieśni oraz fakt, że inicjacja do tej strefy kultury: do odbioru, odtwarzania i tworzenia tego typu

Autor formułuje też wskazówki dla badaczy mające na celu zwiększenie ilości zwracanych ankiet (propagowanie tematyki badań, zwracanie się do jed­ nostek, które znamy z

Zbroja niem iecka z połowy XVI wieku, duża rzadkość na rynku antykw arycznym , składająca się z k iry su (n a p ie rśn ik .i naplecznik), dwuczęściowego obojczyka,

Therefore, for a plate with constant H, the non-dimensional drag force and yaw moment (Eqs. 20, 21) are only a function of the drift angle and not the forward speed. It must be