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,Technische Hogt'isctmol
I CARICHI, O'ONDA .131:PROOETTO
I
CARICHI D'ONDA
DIPROGETTO E LA LORO CORRELAZIONE
DESIGN WAVE LOADS AND THEIR CORRELATION
di
by
ALISSANDRO PITTALUGA
Memoria presentata al Congresso: Paper presented to the Congress: NAV.80 - Genova - Dicembre 1980
Ii presente lavoro si inquadra in una ricerca volta a definire una metodolo-gia di valutazione globale della robustezza
trasversale delle navi. Esso in parti
colare affronta, da un punto di vista teorico, ii problema dei carichi d'onda di
progetto, suggerendo una soluzione che trova logica collocazione tra i due noti
"pseudo-statistical method", conservando la semplicitA di utilizzo del primo
pur
rispettando in buona parte il rigore scientifico del secondo. La teoria esposta
permette, una volta noti i coefficienti di correlazione fra i diversi "carichi"
a genti nei van i punti della struttura navale, di combinarli in "condizioni di
can co" equilibrate e scorrelate, determinandone nel contempo le
relative distribuzio
ni cumulative di probabilita a lungo termine. In
tal
modo vengono a cadere i due principali inconvenienti dello "pseudo-statistical method", che consistono nella mancanza di equilibrio globale delle singole condizioni di carico e nella loro in
terdipendenza o correlazione. Si determinano invece condizioni di carico e prefis
sato livello di probabilita, le quali possono essere combinate con legge quadrati ca sotto ipotesi 'non ristrettive che vengono discusse nel testo. Cia permette, in
ultima analisi, di definire dei carichi di progetto non piü basati su considera-zioni empiriche, ma ancorati ad una solida impostazione logica.
ABSTRACT
The present paper is set in a research addressed to define a method for the assessment of the transverse strength of ships. The problem of design wave loads is faced, and a procedure is suggested, lying between the wellknown "pseudo-sta tistical" and "fully statistical" methods, which preserves the sempZicity of the former even though it has the scientific exactness of the latter. The theory al-lows us to combine the various loads acting on a structure in self equilibrated
and non correlated loading conditions, once the correlation coefficients among
loads are known; moreover it leads to determine the long term probability distri butions of said loading conditions. So the main disadvantages of the pseudo-eta tistical method end, consisting in Zack of equilibrium and in correlation
of
va-rious
loading conditions. As a result, some loading conditions with fixedproba-bility level are determined, which can be combined using the "square root law". This leads to define design loads in a rational rather than empiric way.
INDICE
INDEX
1. Introduzione 1
Qualche considerazione su alcuni Concetti fondamentali 2.
3. Comportamento in mare confuso stazionario 4
4. Ulteriori considerazioni sulla risposta in mare stazionario .... 6
5. Comportamento a lungo termine 8
6. Conclusioni 10
1. Introduction. 11
2. Pointing out some basic concepts. ... 13
3. Behaviour in steady state random sea 15
4.. Additional remarks on the response in steady sea ___ 18
5. Long term behaviour .---_-__---_-___ 20
5. Conclusions 22
Bibliografia - References
________-________-_-_________----
23Tavole Tables .... 24
Appendice 1: La matrice dei momenti in un processo stazionario .... 25
Appendice 2: Esempio di calcolo 27
Appendix 1: The moment matrix in a steady process 28
La definizione di una procedura pratica per la verifica della robustezza tra sversale delle navi costituisce un problema aperto.da almeno died i anni, da_guan-do cioe i buoni risultati ottenuti applicanda_guan-do le metoda_guan-dologie statistiche
Eij
e[2] alla valutazione della robustezza longitudinale hanno invogliato ricercatori e progettisti ad estenderne ii campo di applicazione alle strutture secondarie
dello scafo.
Tali metodologie consistono nell'assimilare la nave ad tin sistema lineare, di cui vengono valutati gli operatori di risposta, ed il mare da questa incontra
to ad un processo stocastico che, per intervalli limitati di tempo, viene consi-derato stazionario ed ergodico. ClO conduce alla determinazione della funzione den sita spettrale di potenza, e quindi delle caratteristiche statistiche, di qualsia si grandezza di cui siano stati calcolati gli operatori di risposta.
Per una sommaria descrizione di tale approccio si rimanda agli Atti del 70
ISSC [5] ; bastera qui ricordare che la differenza sostanziale fra
l'applicazio-ne di tale metodo (Fully statistical method) alla robustezza longitudinale ed al-la robustezza trasversale consiste nel ben diverso peso assunto nei due casi dai
calcoli strutturali.
Gil operatori di risposta, infatti, devono essere calcolati per un numero e-levato di combinazioni diverse di lunghezza d'onda ed angolo di incontro onda-na-ve (da 100 a 200) per ciascuna delle quail devono essere valutati movimenti della nave, carichi dinamici e risposta strutturale. Nel caso della robustezza longitu-dinale la risposta strutturale pub' essere determinata utilizzando la teoria delle travi, mentre nel caso della robustezza trasversale sono richiesti calcoli ben piil onerosi ad elementi finiti, ii che, unito al numero elevato delle condizioni di carico, ha indotto a giudicare tale applicazione "prohibitive".
A tale giudizio va aggiunta la considerazione che ilinetodo
e
applicabile nell'ipotesi di comportamento strettamente lineare, sia del carichi che della struttura, ii che none
sempre verificato, e mal si presta a linearizzazioni equi valenti o ad altri simili artifici.E' naturale quindi che si sia cercato di identificare una metodologia alter nativa, separando la definizione statistica del carichi dalla valutazione della risposta strutturale dello scafo.
L'idea guida
e
quella di definire un numero limitato di carichi di progetto, associati ad tin prefissato livello di probabilita, analizzare le strutture delloscafo sotto questi carichi, e poi decidere sull'accettabilita della soluzione strutturale in base alle sollecitazioni cosi ottenutd.
Il problema costituito in questo caso dalla correlazione statistica fra i van i carichi (pressioni esterne, carichi inerziali, caratteristiche di sollecita zione al contorno della zona di scafo esaminata), che condiziona pesantementellin terpretazione del risultati ottenuti.
Se infatti le condizioni di caric6 su citate fossero mutuamente esclusive, le'bollecitazioni massime" sarebbero pan, con buona approssimazione, alle maggio ri sollecitazioni ottenute sotto ogni singola condizione di carico; se invece i
carichi fossero contemporanei, occorrerebbe sommare fra lor6 i van i effetti. Una soluzione intermedia
e
offerta dallo "pseudo-statistical method" propo-sto anch'esso dal 70 ISSC, che consiste nel considerare i van i carichi come sta-tisticamente indipendenti, e sommarne quindi gli effetti con la "legge della2
Per ammissione deli stessi Autori, tuttavia, l'indipendenza statistica del
carichi a tutta da dimostrare, ii che mette in dubbio non solo l'applicabilita della "legge della radice quadrata", ma anche l'equilibrio di corpo rigido della strUttura, e quindi la validita del calcoli strutturali.
L'obiettivo del presente lavoro
e
quello di estendere e renderepia
rigoroso tale metodo, che presenta indubbi vantaggi di ordine pratico; la metodologia esposta conduce alla definizione di un certo numero di "condizionidi carico standard" tali che le rispettive "intensita" risultino essere variabili stocastiche scorre-late standard. L'applicazione della 'Flegge della radice quadrata" a tali condizio ni di carico risulta perciO rigorosamente giustificata nella sola ipotesi che la funzione di distribuzione delle intensita sia identica per ciascuna di esse.
CiO
e
verificato in condizioni di mare stazionarie (previsioni a breve ter-mine) mentre costituisce un'approssimazione qualora si cohsideri l'intera vitadella nave (previsioni a lungo termine). Anche in questo caso pera la varianza delle tensioni viene valutata con esattezza, per cui la metodologia a utilizza-bile in un'ottica di "second moment method".
2. QUALCHE CONSIDERAZIONE SU ALCUNI CONCETTI FONDAMENTALI
Prima di procedere nell'esposizione, a forse utile definire con esattezza i
concetti di:
condizione di carico base
intensita delle condizioni di carico variabili e condizioni base scorrelate
i quali, non essendo del tutto usuali, potrebbero dar luogo a malintesi.
Per condizione di carico si intende una distribuzione continua di forze agen ti sullo scafo, dovute alle pressioni dinamiche sulla carena, ai carichi inerzia-li legati ai movimenti della nave e, qualora si consideri solo una porzione di struttura, alle condizioni al contorno sulle sezioni di estremita.
Di solito a possibile individuare ogni singola condizione di carico mediante un insieme finito di parametri, fra i quail ad esempio ii valore della pressione in un numero sufficientemente grande di punti della carena, che verranno detti "parametri di definizione".
E' possibile quindi scegliere un numero finito di condizioni di carico, det-te "condizioni (di carico) base" in modo che ogni generica condizione di carico possa essere ottenuta come combinazione lineare di queste. I coefficienti di corn binazione verranno detti "intensita", della condizione di carico considerata, rispetto a queste condizioni base.
In altre parole, sia Akj il valore assunto dal k-mo parametro di definizione nella j-ma condizione base, e sia xM.il valore assunto dallo stesso parametro di
definizione nella generica condizione di carico; risulta: xk Ej Akj yj o, in termini matriciali:
°) -
Dal concetto di condizione di carico cosi definito restano escluse le forzestatiche,
cioe
le pressioni idrostatiche ed il peso, i cui effetti sono trat tati in modo indipendente, in quanto tali forze sono qui consideratedove: {x} = vettore del valori del parametri-di definizione nella generica
condizione di carico
fyl
vettore delle intensita della stessa condizione di carico rispetto alla condizione baseEA] =
matrice di definizione delle condizioni base.Si noti che la scelta delle condizioni base
e
arbitraria, dovendo queste sod disfare all'unica limitazione di poter rappresentare qualsiasi coudizione di can co. Cia significa che la matriceLA]
non pub essere singolare, per cui le condf= zioni base devono essere linearmente indipendenti ed in numero pan i a quello del parametri di definizione.Ad esempio un modo banale, ma poco utile, per definire un insieme di condi-zioni base consiste nel considerare tutte le condicondi-zioni di carico in cui uno dei parametri ha valore unitario e tutti gli altri hanno valore nullo; nel seguito a tale sistema di condizioni base verra fatto riferimento come "sistema banale".
In un'altra ottica lo spazio di tutte le possibili condizioni di carico pub essere visto come uno spazio vettoriale, nel quale le condizioni base costitui-scono ii sistema di riferimento, e le intensita rappresentano le coordinate (o
componenti).
La (1) pub essere interpretata percib come una trasformazione nello spazio delle condizioni di carico. Tale trasformazione e ortogonale
se EA:TEA]
e
una matrice diagonale, se cio ii prodotto scalare di una condizione baseperciascuna delle altre e nullo. Si parlera in tai caso di "condizioni di carico (base) ortogonali".
Si consideri ora ii caso in cui i parametri di definizione sono variabili aleatorie generate da un processo stocastico; anche le "intensita" rispetto ad un prefissato sistema di condizioni base diventano variabili aleatorie generate dallo stesso processo stocastico, ed possibile definirne la matrice del
momen-ti [a]
mediante la relazione aij = < yi yj >, si veda in proposito l'Appendice1.
In tale relazione ii simbolo < > indica la speranza matematica, ii generico termine diagonale aii rappresenta ii momento quadratico dell'i-ma intensita e generico termine fuori diagonale al .. rappresenta ii momento misto delle
intensi-a ta i-ma e j-ma.
Se il processo stocastico stazionario, la matrice dei momenti è costante, e se le variabili sono a media nulla ii momento quadratico ed ii momento misto diventano rispettivamente la varianza e la covarianza.
Se ora la covarianza di due intensita
e
nulla le condizioni base cui esse sono relative si dicono scorrelate. Nel seguito per "sistema di condizioni (base) scorrelate" si intendera un sistema in cui tutte le condizioni base sono scorre-late; se le variabili in gioco hanno media nulla ciO implica che la matrice dei momenti diagonale.Si noti che alb non implica necessariamente indipendenza statistica, a merib che le intensita siano normaldistribuite.
COMPORTAMENTO IN MARE CONFUSO STAZIONARIO
Si consideri ora una nave che avanza in mare confuso ed i carichi'che ne deni
vano sullo scafo; se l'intervallo di tempo congiderato non e troppo lungo
feno
meno putsessere descritto come un processo stocestico sta.zionario ed ergodico, in
cui la variabile indipendente
il tempo [l], [2]
In un prefissato istante di tempo lo scafo e eoggetto ad una distribuzione
di pressioni sulla ,carena che individua, univocamente la' 'condizione di carico; le
accelerazioni e le forze di linerzia che be derivano sono infatti determinate dell':
le relazioni di equilibrio.
Tale distribuziobe di pressioni put) essere poi defibita noti i valori della
pressione in un-numero:finito di punti,- come mosti.ato in [63, per cui i parametri
di definizione delle condizioni di- carico sono i Velori delle pressioni in tali)
pouriti.
Se il fenomeno
lineare -e di Si limita."- a considerare le variazioni di ca
,
rico e di solleciteziane riSpetto4 elle condizioni in acqua .tranquilla, detti valo
ri..sono funzioni stocastichd a media nulla del tempo e la loro matrice dei
mornen-ti [a]
Pu
essere ottenuta come indicato in Appendice 1:'
Et);4?) =
Hh ed 'Mk
=-
-Se; come in.questo -caso, le
tempo, anche-le yi sono- funzioni
calcol.are la matric_d :del- moment i
7 00i',
-Hh 0;40
frequenza angolare
angOlo di incontro onda7nave
densi:ta:.Spettrele di potenZ-e.';(dicre4oriale)--dello.".S.tato
mare ifiContrato..
complesso coniugato di Hh-(w,(P)
operatori di risposta complessi delle variabili h e k, in
questo caso le pressioni-in due 'punti della carena.
-
Tale matrice :put) essere interpretata come matrice clei . momenti delle intensite
nel sistema banale di condizioni di carico
base ed in generale nob e una matrice
diagona.le; tali condizioni base sono percici correlate.
Si consideri ora un nuovo sistema di condizioni base, dove
[A] sia la matri
ce di definizione,- di cui al paragrafo 2, e
{y} sia ii vettore -delle intensita
della generica conditione di carico.
(w,+)
-[S] =
{y} {y}T> = < EAT-1 {x} {x}-T
(IATI)T> =
-Indicando encore con {X} ii vettore dei veloei dei Perametri di definizione
(della_generica-condiziohe di carico), vale la relaZicine (inverse della 1):
{y} =
EA] -1 {x}.. ,xk sono funzioni stocest_i.che a
Media nulla del
stodastiche a 'Media nulla del teMPC; e se ne
put)formalmente identica alla (3), in quanto la matrice modale 'ortonormale,
-1 = [a]
Quindit_se la matrice di trasformazione [A] proporzionale alla matrice mo
dale della La] , la matrice [S] risulta diagonale.
-Dal punto di vista fisico ci significa che, se si assume II:, 3istema di con-dizioni di carico base proporzionale agli autovettori della matrice dei momenti
[a] s le intensita della condizioni di carico in tale nistema sono variabili sto-castichescorrelate, le cui varianze sono proporzionali agli autovalori della [a] Tali autovalori sono tutti non-negativi, ed ii numero degli autovalori nulli è pa ri al numero di i-elazioni-deterministiche che legano i parametri di definizione (si veda in proposito l'Appendice 1).
Si costruisca ora ii sistema di candizioni di carico base in modo che ii vet tore_dei valori dei parametri di definizione della j-ma condizione di carico sii-pari al j-mo autovettore della [a] moltiplicato per la radice quadrata deli' auto valore corrispondente.
La trasformazione di coordinate nello spazio della condizioni di carico sia
cioe
definite dalla matriceCB:
=Ea]
DC11/2(5)
E' facile verificare che le intensita della oondizioni di carico in tale si-stema sono variabili scorrelate standard. Infatti dalla (4) e dalla (5)
[B]
[BT
Ca3
-mentre dalla -(3)
Es] [33]
Ca]per cti la matrice dei momenti [S] nel nuovo sistema pari alla matrice
identi-ta.
sistema base cosi ottenuto verra nel seguito indicato come "sistemadrcon dizioni di carico standard".
Finora si è parlato di eguaglianza formale del problema in esame con la ri-cerca di autovalori e autovettori; se i.parametri di.definizione sono grandezze fisiche non omogenee,possono,±hfattisorgere dei_problemi. La [a] infatti
a
una ma trice di valori dimensionali e cosi pure la mentre la matrice modale [a]dove [K], matrice del momenti della intensita nel nuovo sistema base, risulta dia gonale se tale sistena di condizioni di carico base
e
scorrelato.Sia ora
[ct] la matrice degli autovettori (o matrice modale) della [a] eDk]
la matrice diagonale degli autovalori. E',nota la relazione:
[x]
[a] TCal
Ca3
(4)6
e
adimensionale.E' immediato per verificare che la matrice [B] ottenuta mediante la
rela-zione (5)
e
congruente come dimensioni fisiche con i parametri di definizione, mentre le intensita delle condizioni di carico sono variabili adimensionali (scor relate e standard).L'effettuazione di calcoli strutturali, per ciascuna delle condizioni di ca-rico standard precedentemente definite, permette ora di valutare le
caratteristi-che statisticaratteristi-che della risposta strutturale dello scafo in mare confuso
staziona-rio.
Infatti, assumendo per semplicita che la risposta dello scafo, ad esempio in termini di tensione, rimanga lineare,questa puO essere rappresentata da un vetto-re {r} legato al vettovetto-re {x} dei carichi da una vetto-relazione del tipo:
{r} = [R]
60
dove ER: verra detta matrice di risposta strutturale.
Si verifica facilmente che la matrice del momenti della risposta
Etc
pub essere ottenuta dalle relazioni:Lii]=
<fr) IrlT> =ER] Ea]
DT.
= ( ER] DLI)'
ER]DE
)1.Le colonne della matrice
[R]
LB]
non sono altro che la risposta dello scafo alle condizioni di carico standard, per cui la varianza piidella i-ma ten-sione si ottiene sommando i quadrati delle risposte a tutte le condizioni dica-rico standard, mentre la covarianza pii delle tensioni i e j
Si
ottiene sommando i prodotti delle risposte relative sempre in tutte le condizioni di caricostan-dard.
4. ULTERIOR' CONSIDERAZIONI SULLA RISPOSTA IN MARE STAZIONARIO
Nel paragrafo precedente si e visto come costruire un sistema.di condizioni di carico standard e come ricavare da queste la varianza della generica risposta.
In Appendice 2,e riportato un esempio di tali condizioni standard per unaORE/ OIL che naviga a 12 nodi, con mare al mascone di altezza significativa pan i a-1 in
e periodo medio apparente pani a 10 sec.
Si nota subito come solo le prime 14 condizioni di carico sono influenti,men-tre le restanti presentano valori trascurabili. CiO permette di effettuare i cal-coil strutturali solo per alcune condizioni di carico, ii che rappresenta un van-taggio sostanziale rispetto al "Fully statistical method".
Poiche lo stato di mare in esame e stazionario, ii processo stocastico che lo rappresenta viene di solito considerato ergodico e gaussiano, per cui tutte le variabili generate sono normaldistribuite.
e valido anche per la risposta, ela conoscenza della varianza individua
Cri
In particolare se si suppone che ii fenomeno sia "a banda stretta" la distri buzione delle ampiezze del valore ri della generica risposta segue la distribuzio
ne di Raileight:
Fij = e x p (- ri . 2 uii )
Prefissando un livello di probabilita
p(Y1)
ii valore corrispondente della rispostaa
dato della relazione:Fj(p) =
,(---2-3 npSe si assumono come carichi le condizioni di carico standard moltiplicate per
17-77.;-17)
e
immediato verificare che il.valore r1(p) puO essere ottenuto come radice quadrate della somma del quadrati del valori assunti della risposta conside-rate in corrispondenza a ciascuno di tali carichi. Tale operazione corrisponde proprio alla nota "square root law" utilizzata dello "pseudo statistical method".
Questa legge, pen),
e
qui applicabile in modo rigoroso.Pua
essere interessante notare che l'applicazione di questa legge none
limi-tate all'ipotesi di distribuzione gaussiana, essendo sufficiente che le distribu-zioni di probabilita standardizzate (*) siano identiche per tutti i parametri di definizione delle condizioni di carico e per i.e loro combinazioni.
Infatti per una generica variabile v, avente media nulla e deviazione stan-dard 6, si definisce una funzione pv(p) mediante la relazione
P [v/6,,>
Pv(P)]
PSe le distribuzioni standardizzate di tutte le variabili in gioco sono eguali le funzioni pv(p) sono identiche e rappresentano un'unica funzione p(p); nel caso particolare visto precedentemente
(p) = -2 ln p
Si ottiene encore che ii valore della generica risposta a livello di
probabi-lita
p e
dato della relazione(p) =
p (p)
17TT-e
pua
essere ricavato come radice quadrate della somma dei quadrati delle rispostead un insieme di condizioni di carico ottenuto moltiplicando le condizioni
stan-dard per p (p) .
Si noti inoltre che la trattazione precedente presuppone una risposta lineare esattamente come il "fully statistical method". Si presta per?) ad una applicazione approssimata a strutture non lineari, utilizzando ancora la "square root law" per combinare le risposte strutturali (non lineari) al carichi di progetto prima defi
niti.
Non si
e
indagato sull'ordine di grandezza di tale approssimazione, che nonsembra per superiore a quello degli altri metodi oggi impiegati.
(*) Per distribuzione standardizzata si intende qui la distribuzione del rappor
5. COMPORTAMENTO A LUNGO TERMINE
Durant
e
la vita della nave lo stato del mare incontrato varia, per cui non4
pi applicabile la relazione (2). E' usuale per considerare tale stato di mare va riabile come tin insieme di stati di mare stazionari, definiti dalla tripla (H1/3, T, 0)5 ciascuno del quail viene incontrato con probabilita ps.
E' immediato allora estendere le considerazioni precedenti a questo caso. Sia ahks) la covarianza del carichi xh e xk nell's-mo stato di mare; la covarianza
011)01° a lungo termine viene definita come:
(L) <.xh xk >(L) =- Es Ps < xh
xk>(s)
=Ps ahk(s)
Ci6 conduce a calcolare, con ovvio significato dei simboli, la matrice dei mo menti a lungo termine
EdL)
Es PsL'applicazione della procedura sopra descritta alla matrice Ea](L) porta a definire un sistema di condizioni di carico standard a lungo termine, in cui le intensita sono ancora variabili stocastiche standardizzate e scorrelate, ma non
pii normaldistribuite.
E' percica dubbia, in questo caso, la applicabilita rigorosa della "square root law", mentre conserva piena validit ii calcolo della varianza (come somma dei quadrati delle risposte alle condizioni di carico standard). Cia
e
sufficien te in tin approccio di tipo "second moment method" alla valutazione dell'affidabIlita.
In tale approccio, infatti, vengono considerate solo la media e la varianza delle variabili in gioco.
In un approccio completamente statistico si puca intervenire ton coefficienti correttivi come segue; con riferimento alle funzioni p (p) definite precedentemen te sia pi (p) la funzione relativa all'i-ma condizione di carico standard e Pk(p) quella relativa alla k-ma risposta. Al livello.di probabilita p corrispondono i valori Ick (p) della risposta e yi (p) delle intensita delle condizioni di carico.
Siano inoltre Rkio i valori della k-ma risposta all'i-ma condizione di cari-co standard ed Rki (p) quelli relativi alla stessa cari-condizione di caricari-co, moltipli
cata per yi (p).
Nell'ipotesi di risposta lineare valgono le relazioni:
((p) = Pk(p) 1-1717k 2 kk = Rkio U 8
p(Yi
da cui: Rki (P) = Rkio Pi(P)
in-k(p)I R
(p) 1332ci (p)Pk (P)
dove 8k1(
p)
e tin coefficiente correttivo pari aP. (p)
Poiche le condizioni di carico standard hanno varianza a lungo termine unita-ria, i valori pi(p) e y1(p) coincidono e possono essere calcolati come segue.
-s)
In ogni stato di mare stazionario, la matrice
1(
dei momenti delle in-tensita a lungo termine yi pub essere ottenuta con la relazione:[S(s)
=EByl-
Ea](s)
(DQT)
-1La matrice
ESP)
non epiü necessariamente la matrice identite, e la varian(g) za della
y1
11
Poiche per in tali condizioni le variabili sono normaldistribuite, la distri buzione delle ampiezze delle yi vale: P
Eyi >3j[ =
e x p (- yi 2 Sii ), percui a lungo termine si ottiene la distribuzione di probabilita:
(s)
=p exp
Es s(-72/
S)
i
che,invertita, fornisce la yi (p).
Nulla invece si pub dire riguardo alle funzioni pk(p), a meno di effettuare calcoli "prohibitive" col "fully statistical method". Se le pi(p) differissero
p0-cc fra loro sarebbe lecito pensare che anche le pk(p) non si discostino molto dal la media, ed assumere i Oik (p) di conseguenza.Al momento di stendere le presenti note non si e ancora giunti a calcoli nume rid i dei coefficienti pi(p) Sono per stati calcolati, e vengono riportati in Tav. 6 i valori della distribuzione standardizzata per alcuni valori delle pressio ni lungo la carena della nave di cui all'Appendice 2.
Come si pub notare viene rispettata abbastanza bene la distribuzione di Wei-bull, ma i coefficienti della distribuzione varianosensibilmenteda punto a punto. Cib fa pensarechesiano necessarie ulteriori indaginiondeindividuarevalori nominali dei coefficientiy della distribuzione" di Weibull, relativi sia alle inten-sitA del carichi, sia sopratutto alla risposta strutturale, e giungere cosi ad una definizione del coefficienti correttivi Oki da introdurrenella "square root law".
L'applicazione di. tale legge senza i coefficienti correttivi introdu-ce tuttavia delle approssimazioni che, pur essendo sensibili, sono nettamen-te inferiori a quelle insinettamen-te negli altri metodi oggi impiegati.
Ii metodo proposto, purt)aiandosi su precedenti lavori
3,
presenta carattere dedisamente-innovativo per il dafOolo navale. E! quiridipia
che giusti-ficata una certa cautela, 4ecie finche
ndn saranno completati gli studi in corso, volti a definire11
numero dei parametri e delle condizioni di carico necessari ad une comPleta descrizione dei carichi, e ad individuare valori numarici nOminali per i coefficienti Oki relativi alle previsiOni a xlungd termine.'
-Si spera pert che i notevOli'vantaggi offertii in termini di semplicita
--spetto al "fully statistical method", e di rigore, rispetto allo "pseudo-statisti
cal method" possano invogliatle,altri,RIcercatori ad,incamminarsi 'su questo sentie
ro, in modo da rendere-il.m9tod9 cOmPletqmente affidabile ed id9neo
alrimPiego.
iwatico nella progettazione navale.i.
INTRODUCTIONThe definition of a practical procedure for the assessment. of the transverse strength of ships is a problem which has been dealt with for ten -years at least.
Since that time, indeed, the excellent results obtained applying the statistical
methodea2
e to the assessmentof
Longitudinal strength, have induced.rdsoarchers designers to extend their application to the secondary structures
of
the
hull.--tuch methods consist in assuming that the ship behaves
liks a
linear system,. the response operatorsof
which are assessed, and that the sea encounteredittlybe considered like a stochastic process which is steady and ergodic for limited' time intervals.. As a result, the power spectral density function and the distributionfunction are determined, of whatever quantity the response operators of which
have been calculated.
For a brief description
of
such method see the Proceedingsof
the 7th ISSCE]; it is
herein enough to rememberthat the basic differences between the ap-plicationesuch method (Fully statistical method) to, the longitudinal strength and to the transverse strength consistsof
the different importanceof
the struc tural calculationsin
these two cases.In fact, 'the response operators are to be calculated for agreatnumber
of
different combinations
of
Wave length and wave-ship encountering angle (from 100 to 200), for eachof
which the ship motions, dynamic loads, and structural res-ponse are to be assessed. In the caseof
longitudinal strength, the structuralresponse may be determined by means
of
the beam theory, While in, the caseof
transverse strength more arduous finite elements calculations are to be carried out, and this fact, together with the high number
of
the loading conditions makes such application prohibitive.Moreover, is to be considered that the method may be applied only under the
hypothesis
of
strictly linear behaviour bothof
loads andof
structure,. and thishypothesis is not always complied with, and is not well fit for equivalent Zinea
rizations or similar artifices.
Therefore an alternative method has been investigated, separating the stati stical defintion
of
loads from the assessmentof
structural responseof
the huff.The basic idea is to define a limited number
of
design loads, associatedwith a given probability level, to anaZize the hull structures under. these
and then to apprise the structural solution on the ground
of
the stressescbtaimed. The problem is now the statistical correlation of the various loath (externalpressures, inertia loads, integrated loads on the boundary
of
the concerned hullsubstructure), that heavily affects the interpretation
of
the obtained results. In fact,if
the above mentioned loading conditions exclude each other, the -"extreme stresses"arenearZy equal to the extreme stresses obtained under each loading condition; on the contrary, in the case
of
contemporary lOadS, the various effeats are to be summed up.
An intermediate solution is given by the pseudo-statistical method, also de-scribed by the 7th ISSC, consisting in assuming the various load as
statistical-ly independent, and then adding their effects using the square root law.
Though, the Authors themselves adMit that the statistical independence
of
loads is to be demonstrated, and this not only affects the applicabilityof
thesquare root law, bUt also the rigid body equilibrium
of
the structure, and- This work aims to extend thie method that has undoubted
practical advantages,
and make it more exact. This is attained by defining some standard loading condi
tions such that thet..r--.relevont "intensities" -Cm* out to be standard non-correlii
-ted random variables: The applidat-ion of the square root Zoo to these loading
-conditions is _therefore.
fully
,justified under the only hypothesis that each tensity has the saine-distribution function.Such hypothesis is complied
w-ith
in steady sea conditions (short time fore-castings) while it is an approximation if-the Whole life of the ship is being considered (long term forecastings). Nevertheless, also in the latter case the stress variance is assessed 'exactly, and so the methodmay
be usedin
ai"secondmoment method" approach. =
-- .
POINTING-011T_SOliff -BASIC CONCEPTS
Before going
on
with the description, the follow-ing- concepts, being ratheruncommon and liable to lead to misunderistandings, are perhaps to be defined with
accuracy:,
-- base loading condition intensity
of
loadingnon-correlated variables and base, conditions.
Loading condition means a continuous distribution
of
forces acting on the hull, due to the dynamic pressures on the bottom, to inertia loads due to the ship motion, and, whenever only a partof
the structure is being considered, tothe boundary conditions on the end sections. °
Each single loading condit-ion may be usually identified by means
of a
finitegroup of
parameters, that are called "definition parameters", among which, as an example, the valueof
pressure in a sufficient numberof
hull points.It 'is therefore possible to choose a finite number
of
loading conditions, tobe called "base (loading) conditions", such as that any generic Loading condition may be described as linear combination
of
these. "Intensiti,es" of the concernedloading condition are then the combination coefficients, relevant to these base
conditions.
In other words, let Aki be the value
of
the k-th definition parameter of the j-th base condition, and let xic be the valueof
the same definition parameter in the generic loading condition; it.follows: xi( =5 147.
y.7 or, in matrix form:
K.7
{x} = [Aj {y} (1)
vector
of
the values of definition parameters in the generic load ing conditionintensity vector of he same loading condition with respect to the base conditions
definition matrix of the base conditions.
Being arbitrary the choise
of
the base conditions,_as these only are requiredto
be able to represent any loading condition, matrix L41 can not be singular, and hence the base conditions are to be linearly independent and equal in number to the definition parameters.As an example, a trivial, but scarcely useful way to define a set
of
base con ditions consists in considering all the Loading conditions in which oneof
thepa-rameters has unit value, and the remaining are null, herein after said base
condi-tion system will be called. "trivial system".
phere-:
{0 =
-
Static forces, i.e. hydrostatic pressures and weight, are excluded from the above definition of loading condition, and their effects are dealt with inde-pendently, being said forces herein assumed as constants.14
Alternatively, the space of all, the possible loading conditions may
be
con-sidered like a vector space, the reference. system of which is made up by the base conditions, and the coordinates (or components) are represented by intensities.Equation (1) may therefore be seen. as a transform into the space
of
the load ing conditions. Such transform is brthogonal ifag [4] is a diagonal
matrix, i.e.if
the scalar productof
a base condition by each remaining one is null. These will be,called."(base) Orthogonal loading conditions"..Now let the definition paraneters be
random
variables generated by a randomprocess; also the "intensities" relevant, to a given system
of
base conditionsare
then random variables generated by the same random process.,and the matrix [a]of
moments may be defined the equation aij = <yi /id>, see Appendix 1.In said equation the: symbol > means the mathematical expectation, the
ge-neral diagonal term aii. represents the. second moment of the i7th intensity and
the general term ai4 out of diagonal represents the cross-moment
of
i-th and j-thintensities. .
In a steady
random process,
the moment matrix, is constant, and,if
the meanof
the variables is null, the second moment and the cross-moment are the varianceand the co-variance respectively.
Whenever the co-variance
of two
intensities is null, the relevant base conditions are
called "non correlated". Herein after systemof
"non-correlated (base)conditions" means a system entirely composed of non correlated base conditions; if the mean of the concerned variables is null, the moment matrix is a diagonal
one.
It is to be pointed out that the above is not necessarily equivalent to
_3. BEHAVIOUR IN STEADY STATE RANDOM SEA
Let now a ship sailing in random sea and relevant, Loads acting on the hull' be considered;
if
the concerned time interval is not too long,, the phenomenon maybe described like a steady and ergodic random process, the independent variable
of
which is the time gl ,23.
In a given moment the ship is subjectedtoapressure distribution on his hull, which determines univocally the Loading condition; the consequent accelerations and inertia forces are in fact determined by the equilibrium equations.
If the values
of
pressure in a finite numberof
points are known, as shown in [6],
such pressure distribution may be deduced, and hence the definition parameters
of
loading conditions are the valuesof
pressure in said points. In thecase
of
a linear phenomenon when the only loading and stress variations from still water conditions are being considered, said values are random functionsof
time,with null mean, and their moment matrix [a] may be obtained as showninAppendix1:
c'hk = ReeN,O)
Hk[1.1wH
-IT 0
w, 0)
Sw(w, 0)dwd
(2)dwhere: w = angular frequency
0 = wave-ship encountering angle
Sw 64,0 = power spectral density (directional) of the encountered sea
Hh 64,0 = conjugate complex
offih
64,0HhandHk = complex response operators of variables h and k, in this case
the pressures in two points
of
the hull.Such matrix may be seen as the moment matrix
of
the intensities in the trivialbase system
of
loading conditions and in general is not a diagonal matrix; suchbase conditions are therefore correlated ones.
Let now be a new system
of
base conditions, where [A] is the definition matrixmentioned in item 2, and {y} the intensity vector
of
the generic loading contition. Let {x} be the vectorof
the valuesof
the definition parameters(of
thege-neric loading condition): it follows:
{y}
=
(this equation if the inverse
of
(1) ).If,
and this is one of the cases, xk are random functionsof
the time with null mean, alsoin
are random functions of time with null mean, and the relevant moment matrix[-Si may
be calculated by the equation:[S] = <
{}T
= [4-1 {x} {x}T ([4]-1)T > =(3) =
E-1
{x} {s}T (20_1)TET' Ca]
(E13-1)Twheie
H,
moment matrixof
the intensities in the new base system, isa
16
Let now be Ca3 the matrix of eigenvectors (or modal matrix)
of Ea]
and[x]
thediagonal matrix
of
eigenvalues. It is well known that:E
Ea]T Ea] [a] (4)formally identical to (3), as the modal matrix is orthonormal, and
HT
E]-1.
Hence,
if
the trans for matrix [A] is proportional to the modal matrix of E:17.1,[-g.1 is
a diagonal matrix.From a physical point of view the above implies that, if a base loading con-dition system, proportional to the eigenvectors
of
the moment matrixEl
is asau-med, the intensitiesof
the loading conditions in such system are non-correlated random variables, the variancesof
which are proportional to the eigenvaluescie[a]Such eigenvalues are all non-negative ones, and the null eigenvalues are equal
-in number to the determ-inistic equations connect-ing the def-inition parameters (see
Appendix 1).
Let now define the system
of
base loading conditions in such a way as that the vectorof
the valuesof
the definition parameters, relevant to the j-thload-ing condition,, equals the j-th eigenvector of [a] multiplyed by the square root of the corresponding eigenvalue.
Hence let the transform
of
the coordinates into the space of the Loading con ditions be defined by the matrixE = E
(5)It is easy to see that the intensities
of
the Loading conditions in this systern are standard non-correlated variables. In fact, from (4) and (5)
= [a]
and from (3)'
Es]
[a]
then the moment matrix
E]
in the new system equals the identity matrix.The base system obtained as above is herein after called "system of standard
loading conditions".
Up to now the formal equality of the concerned problem with the research of eigenvectore and eigenvalues has been dealt with;
if
the definition parameters arenon-homogeneous phisical quantities, indeed, some problems are likely to arise.
ti]
andIA
are in fact matrixesof
dimensional values, while [a] is a nondimensional matrix.
On the contrary, the definition matrix [A], is a dimensional one.
Nevertheless it is trivial to verify that matrix [g] obtained by means of (5) is congruent, as to physical dimensions, with the definition parameters, while the
intensities
of
loading conditions are nondimensional variables (non-correlated andstandard).
The statistical properties
of
the structural response of the hull in steadyfact,- under the -assumption that they AUZZ- resp*.se;e.g.:i.w.terms of stress,
rerizczin:a a linear.. *e, -it may be represented by 'a Vector {r} connected- to
the
vector {x}
of-toadS-.by, the equation:
,
where R is called_matriX of structural response.
,
It is easy to Veii;f'y that the moment matriX:iof the response may 'be obtained
froin:
-513Columns in matrix [R]
are nothing but- the- hull responses tc.j the standard
loading conditions, and hence the
,variance of the i-t12 stress, -1,s obtained awn
ming the squares of the responses to all the standard -loading conditions, while
the ,co-varzzove
of stresses i and j is obtained sumfm.ng the products of reZe
-(*) Standardized distribution herein means the distribution
of
the ratio betweena variable and its standard deviation.
18
4.
ADDITIONAL REMARKS ON THE RESPONSE IN STEADY SEAThe above paragraph has shown how to construct a system
of
standard load-ing conditions and how to deduce the variance of the generic response from these.Appendix 2 shows ._4n exa-nple of such standard conditions for an ORE/OIL sail
ing at 12 knots, in a bow sea
of
significant height equal to 4 m and , apparent mean period equal to 10 sec.From the results shown in Tab. 2, it is immediate to see that only the first
14 load-big conditions have influence, while the remaining may be dis.regczrded.
This allows to carry out the structural calculations for , few Zaoding conditions
only, and this is a true advantage in respect to the
fully
statistical method.Being steady the concerned sea state, the relevant random process is usual4y considered as an ergodic and gaussian one, and hence only normaldistributed
va-riables are derived.
The above appZies for the response too, and the probability distribution is
univocally defined by the variance.
In particular, if the phenomenon is assumed to be "narrow band", the distri bution of the amplitudes of values r.
of
the generic response complies with theRaiZeight distribution:
2 /
171-, .] e x p / 2 uji.).
Given a probability level p(;), the corresponding value
of
the response is given by the equation: ii(p) =1ii. 1-2 1n p .If the stozzggrd loading conditions multiplied by
1-rno
are assumed asloads, it is easy to demonstrate that the value r(p) may be obtained as square root of the sum of the squared values assumed by the concerned response in d.epen dence on each
of
said loads. Said operation just corresponds to the well known"square root law" used by the pseudo statistic method.
Yet, the application of said
lad
is herein strictly allowed.It may be of some interest to note that the application of said
lad
is not limited to the hypothesis of Gaussian distribution, as it is enough that thestandardized probability distributions (*) are identical for all the definition parameters of the loading conditions and their combinations.
In fact, for a generic variable v, with null mean and standard deviation
a function p (p) is defined by means of the equation P tv/(57) pv(p)] =p
If the standardized distributions of all, the concerned variables are equal,
the functions pv(p) are identical and represent an unique function p (p); in the particular case mentioned above
(p) = -2 1n p
_given by the equation
(P)
(p) 141;27
. ...
-.
crnd 'Tray " be calculated as square rootof the sum' of the . squared resp'onset to a set
- . . _ _ _of loading conditioi2s- ob-tained niuitiplying the_standard-conditions by
.p (p).
Moreover, it is to' be pointed out that tile above piaotheciure requires a linear
response exactly as the fully Statistical method But it
may be used to give an
czpproxiznate evaluat-i,on of -non-linear_ structures, still' using She--square root l010
'
to &Omb-f-ne the structural fnon linear) response-S.-tr.) the above defined design load
The degree of-ma-'gnitude bf-sai4 approximatibn-has not been investigated, but
5. LONGIUBIBEHAVIOUR
During the ship's life, the state
of
the encountered seas changes, and hencethe equation (2) is no more applicable. Yet it is a common practice to consider
said variable sea state as a set of steady sea states, defined by the tern (ff113, T, 043,each
of
these being encountered with a probability Ps.Then it is trivial to extend the above to this case too. Let ahk(8) be the
variance
of
loads xh and xkof
the s-th sea state; thelong
term co-variance ahk(L) is defined as:ahk(L) = <x xk >
h (L)= Es
ps < xh xh > (s) = Is Ps Ohk(s)The above leads to calculate the matrix
of
long term moments, with obviousmeaning
of
symbols[i](L) = Is Ps
ED'
The above described.procedure, when applied to the matrix [a] to
the definition of a system
of
long, term standard loading conditions, the intensities of which are still standardized and non correlated, but no, more
normaldi-stributed random variables.
Therefore, in this case, the strict applicability
of
the square root Zaw may be doubtful, while the calculationof
variance (as-sumof
the squaredre-sponses to the standar& loading conditions) is.
fully
applicable. This is enoughfor the reliability assessment in a second moment approach.
In fact, in. such case, only the mean and the variance
of
the concernedva-riables are to be considered.
In a
fully
statistical approach, the following corrective coefficients may be introduced: with reference to P4nctions.p(p) defined above, let Pi (p) be the function relevant to. the i-th standard loading condition andpk(p) the function relevant to the k-th response. The value's Fk(p).of'response and yi(p) of'intensi tiesof
the loading conditions correspond to the probability level p.In addition, let Rki-0 be the values
of
the k-th response to the i-th stan-dard loading condition and Rki(p) the ones relevant to the same loadingcondi-tion multiplied by yi(p) respectively.
Under the hypothesis of linear response, the following equations apply: k(p) = ph(p)
= Ek
Pki(1)) Rkio Pi (P) from which:
YVp) =
14i 41(p)
80:(p)where 0ki(p) is a corrective coefficient equal to Pk (P)
pi (p)
20
As the standard loading conditionshwe unitary long term variance3t1r values
rn
(8)
Whenever the sea is in steady state, matrix LSJ
of
the momentsof
the longterm intensities yi may be obtained by the equation:
Z(8) =
[93[a] (
))-1
Matrix
El(s! is
no more necessarily the identity matrix, and the varianceof
y s. is S1.8
Yet, as in said conditions the variables are noramaldistributed, the amplitude
-2
s)
distribution of yi is: P = exp (- yi / 2 S(ii ), and therefore the fol lowing long term probability distribution is obtained:
p(gi) = Es ps exp ( - g2.
/
2SW )
which, inverted, gives (p).
On the contrary, nothing can be said about functions pk(p), unless prohibitive calculations are carried out with the
fully
statistical method. Ifpep)
are not very different from each other, it would be allowed to assume that also pk(p) are not very far from the. - mean, and to assume aik(p) consequently.Up to now numerical Calculations of coefficients pi(p) have not yet been ap-proached. However, the values of the standardized distribution, for a few values
of
pressures along the ship bottom -mentioned in Appendix 2 have been calculated, and are reported in Table 6.The Weibull distribution appears to be complied with well enough, but the
di-stribution .coefficients notably differ from pOint to point.
This induces to think that further. investigations are required to assess no- .
mined values
of
y coefficients of the Weibull distribution, relevant both to theloading intensities, and above all to. the structural response, and so to reach a definition of the corrective coefficients Ski to be introduced into the square root law.
Yet the application of said laza without the corrective coefficients involves approximations that are smaller, than the ones involved by the other methods
-22 . CONCLUSIONS
The proposed method; even ifbased on previous works
po,. [],
has an inno-vative character for the ship design. A certain prudence is therefore more than justified, especially until the present researches are completed; aiming to de-fine the numberof
parameters and loading conditions necessary to a complete de-scriptionof
loadings and to assess nominal numericaZ valuesfor
the coefficientsOki relevant to the long term fbrecatings.
Yet it is hoped that the great advantages, consisting in semplicity, in
re-spect to the
fully
statistical method, and in exactness, in respect to thepseudo-statistical method; may induce other Researchers to deal with said method; in order to make it completely reliable and fit for the practical use in ship design.
BIBLIOGRAFIA REFERENCES
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I.S.C.C.; Paris, 1979.
Ferro, G., Ziliotto, F.: Descrizione semplificata delle pressioni dionda sulle sezioni trasversali di carena; Report; R.I.NA.; no 206; 1980.
IN CONDIZIONE DI PIENO CARICO
73.000 GROSS TnNN. ORE-OIL
FULL LOAD CONDITIONCARATTERISTICHE DELLO STATO DEL MARE
SEA STATE PROPERTIES
H-ls-=41/1 T = 10 s 11, 135° CARATTERISTICHE NAVE ESAMINATA
SHIP PROPERTIES
Lpp = 280.000 m iAV = 15.420 m
B = 40.780 m r-a = 4.835 m iAD = 16.680 m v = 12 nodi
Diagramma delle aree
Area diagram
= 100 mDiagramma dei pesi
Weight diagram
= 100 t/mMODULI DELLE CONDIZIONI DI CARICO STANDARD ABSOLUTE VALUES OF STANDARD LOADING CONDITIONS
TAB. 2 CC LC MODULO ABS. VALUE 1 1.2853 2 1.1367 3 0.6392 4 0.5476 5 0.4798 6 0.3797 7 0.3393 8 0.2966, 9 0.2505 10 0.2158 11 0.1921 CC LC MODULO 4BS.VALUE 12 0.1899 13 0.1706 14 0.1520 15 0.1266 16 0.1202 17 0.1179 18 0.1035 19 0.0949 20 0.0859 21 0.0819 22 0.0645 . CC LC MODULO ABS.VALUE CC LC . MODULO ABS. VAITE CC LC MODULO 4BS. VAILIE 23 0.0568 34 0.0203 45 0.0000 24 0.0547 35 0.0173 46 0.0000 25 0.0492 36 0.0162 47 0.0000 26 0.0436 37 0.0136 48 0.0000 27 0.0410 38 0.0110 49 0.0000 29 0.0350 39 0.0099 50 0.0000 30 0.0324 40 0.0079 51 0.0000 31 0.0306 41 0.0000 52 0.0000 32 0.0249 42 0.0000 53 0.0000 33 0.0236 43 0.0000 54 0.0000 34 0.0217 44 0.0000 55 0.0000 Lpp AD LppAV TAB. 1
_
AtrZigir
~420:my
domer_i-gprze
ri/... Pr.
P
Ard.740P5
wifer;
,s; 1 SN AV .OREO I L..,..DA' i3.00.0;,T
.
S .L ..
OOND I Z I ()NE PI:ENO. eAki.C. 0
.
,
73': OOD ,CROSS..$10 V:ORE7OIE. '
. FULL
-LOAD CONDITION,
L
.
'
STATO DI. .kARE
. SEA STATE .: : -m = 10 j s 1 35`:.: , CONDI Z . 'DI. tARICO rfortp , CONDITION STANDARD 1
-. . .. ORE-OIL DA 73.000 T.S.L. CONDIZIONE.PIENO CARICO -.
73.000 GROSS TVNUORE -OIL ,FULL LOAD CONDITION
STATOiDi MARE
$E,4 STATE
m 10 s. 11, . 135! . LOAD CONDITION. STANDARD ._
41#0
at
,L14r4 .1$0°PwlierP
4
rd
r
Atardiffli0jr
.4111111rrAgOrst
ir
.440.4174
AlOWFTit
; . 'DRUM L. pk.j3; 000-, T.. S . L .CODI Z IONE . P I ENO. CAR I CO
-73. 000
'riiiio-s...21Q1%/1120RE.-OIL: :
FULL ' LOAD; iONDITIOli..
' STATO DI PURE SEA 'STATE)
' '
li 1-T,
: 4,.,. 1,
., . . ' COM)ti , .D1 CANICO , , -' LOAD CONDITION,
'STANDARD i . . . N .) ,Sez. 3 Sez. 2 p. Sez. 1 p. 1 y= 0.94 X.lin"(-1n p) TAB.. 6 0 2 X ln(-1n p) 0 DISTRIBUZIONI STANDARDIZZATE
DI PRtSSIONE A LUNGO TERMINE
LONG TERM STANDARDIZED
DISTRIBUTIONS FOR PRESSURES
Calcolate
Calculated
Weibull :
1:40 =
Sez.
10.5
Lpp Sez. 2 = 0-65 LPP Sez. 3 0.75 Lpp Y.lneS(s)
(w) =
1:0
ww
1 R(S) (T1
(s)
La variabile w (t) costituisca l'ingresso di un sistema lineare L, avente in uscita N variabili V(s), definito mediante le N funzioni di risposta all'impul so unitario, hk(t) oppure mediante gli N operatori di risposta:
Hk(w) =
hk (T)
e-*1WTSe lavariabilew(s)(t)
e
a media nulla, anche le variabili V(s)(t),sono funzioni stocastiche di t a media nulla, e la loro matrice deimomenti Elts)
e
definita dalla relazione:
aLsc) = <Vi(ls)(t) Vjcs?Ct)>
dove il simbolo < > indica la speranza matematica.
Poich ii processo S
e
stazionario a(s) pub essere ottenuto dalla relazione: hk a(s) urn 1f
T (s) (s) hk i 74.F17j
Vh (t) Vk (t) d t T-+.03 -TFacendo usa delle note relazioni:
Vh(t)
=1
hh (Ti)
w (t -
Ti) dt1
f
cc Vk(t) = h(12)
w (t -12)
d 12 o -iw (T-
1 1T2'd
(Ti
25APPENDICE 1: La matrice del momenti in un process° stazionario.
Si consideri un process° stocastico stazionario ed ergodico S, generante una variabile w(s)(t), definito mediante la funzione di autocorrelazione:
R(s) (T
- T2 )
=liM
WW 1 T4482T
1 wkt-T1
( S ),
( S )- T2)
dt
-, .
, .
Quant6,idettoalido;ne12.caso in.cui,41.fenOteno2Si& mOnOdiiii5nAle; mentre- .
daso in CUi:il fenOmenoSia pluridireziOnale la coVariariza_tk.oitlene MediaAdo
;7--su tutti gli angoli
4.:
ofiV
=CO
-cink. 71 (s).
La diMOS-t:raFi9ne e deltutto. analoga a.quella fornitarin-, Per."11.calcolo
delia
,varian-24'
-Si consideri ora ii caso in cui esiste una relazione deterMiniitica fra le va riabili V
Per
_ cui la matrice0j(
Its) (s)
-k
(t)
-)
e
singolare, in quanto esiste,una dipendenza lineare fra le colonne. In termini matriciali
Si
pu6 scrivere:[CC(s) {C) =
{0)
Ii che significa che la matrice Lair--7(s) ha un autovalore nullo, a cui corri-sponde l'autovettore {C}; ne consegue che il.numero di autovalori nylli
e
pan i alnumero di relazioni deterministiche indipendenti fra le variabili V").
Inoltre, poiche gli autovettori sono ortogonali, se {a}
e
un generico auto-vettore, sussiste la relazione di ortogonalita EK Ck akj = 0, ii che significache tutti gli autovettori soddisfano le relazioni deterministiche che sussistono frale Vk.
In particolare se le Vk rappresentano un sistema di carichi equilibrato, gli autovettori soddisfano le condizioni di equilibrio.
APPENDICE 2: Esempio di Calcolo
La metodologia proposta e stata applicata al calcolo delle.condizioni di
ca-rico standard per una ORE/OIL da 73.000 T.S.L. che avanza.con velocita V
= 12
no-di in uno stato no-di mare stazionario caratterizzato da.altezza significativa H113 =
= 1
m, periodo medio apparente T = 10 sec. e direzione di propagazione formante un angolo = 135° con la direzione di avanzamento della nave.Le caratteristiche principali della nave sono riportate in Tav. 1.
La distribuzione di pressione dovuta alle onde e stata valutata in 55 punti distribuiti lungo la carena, ottenendo cosi 55 condizioni di carico standard, i cui moduli sono riportati in Tay. 2 (*). Come si puO notare solo i primi 14
pre-sentano valori significativi (maggiori del 10% del valore massimo), e ben 15 sono nulli, ii che sta ad indicare una forte dipendenza statistica fra le
pressioni.
Nelle Tay. 3, 4, 5 vengono riportati, sulla superficie sviluppata della care na, le distribuzioni di pressione corrispondenti
alle prime tre condizioni di
ca-rico; tali pressioni vengono poi equilibrate da una distribuzione di forze diiher zia dovute alle accelerazioni di corpo rigido. CiO e lecito in
quanto, come mostra
to in Appendice 1, le condizioni di carico standard, essendo proporzionali agli au tovettori della matrice del momenti, devono
soddisfare tutte le relazioni determi: nistiche che esistono fra i parametri di definizione, e quindi anche le condizioni
di equilibrio.
Con riferimento al paragrafo 5 del testo, sono state poi calcolate, e ripor-tate in Tav. 6, le distribuzioni standardizzate di pressione a lungo termine in alcuni punti della carena, allo scopo di avere qualche indicazione sulla distribu zione a lungo termine delle intensita del carichi.
Per l'analisi del risultati ottenuti
Si
rimanda al testo, qui basti notare che viene rispettata abbastanza bene la distribuzione di Weibull,anche se con
coefficienti divers 1.
(*) Per modulo di una condizione di carico
Si
intende qui il modulo del vettore dei carichi relativo.,
-A stocastw steady and ergodic process
S.-is
Considered, generating a vaa-i-a6leb;(8)(t),
defined by the following autocorreldtionfzetction:-7.,.(a)-** %. - 1
IT
(s)(a) s
ri--
- T
1.2772"- Ti)
2T., j
or by the ziower` spectral dens" ity function:
w
-S(s) (
()
Let the van:able w (t) be the input
of
a linear : eystem L; 'with N outputVa.-r.iables
V--k 3
(s) 'defined by the N response functions, to the
'Unit
4k(T),: - '
or by the N response - operators:
- Hk(w),
-4
hk(Ti e
,-i -1.1.0T
o
,.-_-.. , 1 (s)
If the mean of the Varial)4.e W.., SI (t) is nun, ihe,variables- yk (t):are random funct-ions of t with null mean, and their moment matrix, Ey] (8) is defined ,by:
(s) (s) (s)
cr - < V (t) (t) >
hk h k
where the symbol < > indic3ates- the mathema-tical ex7iectation.
Being the process S a steady one, a miry
be
obtained-from:ahk
(s)
irn h
so
sa,
hh (T11'
hk
(T2)
R(a)ww0
0
And still from
oo ( iW(T1T2)
d
R(s)(T
wwT2) =1
Sw8)(w) e it is:(8)
mei ) ahk -h, ' (113) S(s) (w) d w (3:tThe above is valid in case
of
monodirectional phenomenon only; while in thecase
of
multidirectional phenomenon, the covariance is obtained from the meanover all the angles:
(s) 1
I f
ahk
H.
WA,)Hk(8)
w. 40 (1)) du) dc:)-7r
The demonstration of the above is by all means parallel to the one given in
for the calculation of the variance a(s).
hh
Let now consider the case in which a determinate relation is existing among the variables V
Vic (t) = 0
As a consequence:
(8)
Ek ck ahk _ < Ek - Ck Vh(s)(t) V(s)(t) > = 0
Hence the matrix [a] a singular one, and a lineardependence is exist ing among the columns. In matrix terms, the following may be written:
Ei](8)
{c} =
{o}j
r7 (Et)
It follows that the matrix ishas a null eigenvalue, which the eigen-vector {C} is corresponding to- as a consequence, the null eigenvalues are equal
in number to the independent deterministic relations among the variables V(s).
Moreover, being the eigenvector orthogonal, if [a] is a generic eigenvector the orthogonality relation Ek Ck
aki
= 0 is valid, and this means that eigenvectors comply with the deterministic equations existing among Vic.In particular,
if
the variable Vk represent an equilibrated loading system., the eigenvectors comply with the equilibrium conditions.1 -
2d1
The proposed method has been applied to calculate., the standard loading condi tions for a
73,000 T.S.L. ORE/OIL,
sailing at a speed V = 12 knots in a steady state sea, with significant heightHi/3 = 4 m,
appearent mean period T = 10 secand propagation direction making an angle 4, = 135° with the advancing direction
of
the ship.The main characteristics
of
the ship are reported in Table 1.The pressure distribution due to waves has been assessed in 5.6 points along the bottom, obtaining 55 standard loading conditions, the modulus
of
which are reported in Table
2 (*). It
may be remarked that only the first 14 are significant values (exceedingin
of the maximum value) and 15 are null, and this means astrong statistical dependence among pressures.
In Tables 3, 4, 5 the pressure distribution are reported, on the expanded hull surface, corresponding to the first three loading conditions, such pressures are then equilibrated by a distribution of inertia forces, due to rigid body acce Zerations. The above is allowed as, as shown in Appendix 1, the standard loading conditions are to comply with all the deterministic relations existing among the
defirtition parameters, and then also with the equilibrium conditions as they are
proportional to the eigenvectors
of
the moment matrix.With reference to item 5
of
this paper, the standardized long term pressuredistributions -in a few points
of
the hull have been calculated and reported inTable 6, to the purpose
of
deducing some indication on the long term distributionof
the loading intensities.For the analysis
of
the results obtained see the text, herein it is enoughto remark that the Weibull disti.ibUtion is complied with well enough, even
if
withdifferent coefficients.
(*) Mod.Ulu.s
of
loading condition herein means the modulus. Of relevant-I-addingat tore
Sergio
MARSICH.-.
-Salvitore DE MARIA
CALCOLO jbEI GRIGLIATI:NELLE-. TRUtTURE Nk,V4LI:Nicola .9QUASSAFICHI
2 - Applicazione del_ -thetodo .delle fo-tie e
.se-gr:igliati standard.-- Confront° ,del meto
do delle.forze con aLtri
metbdi,
di -c-alcdlo
grigliati
Calcolo:
grigl:iato
THE FLAT GRILLAGES IN SHIP :STRUCTURE
-2 - GAZelage Atandcorid-ziOr.i.4. diacctect-ted by the
6oAce meAhod - COMpq11440
between the tiokde
thod. put a-the/L. ortez:---,Stite.S.60 caecutati.ori
ratida'IvIEREGA.'
5
Antonio DI BiASE
LA- COSTRUZiONE DELLE NANiI 7NUCLEAR,± SECOND6 I LEATTUALI DEGLI
NE-1,
--La nave.
_
BOLUTTINT TECNICI GIA' PUBBLICATI TEC4ICAL_BULLETINS. ALREADY PUBLISHEV
-Ldreifz'ar,' SPINELLI ALCUNE 'NOTE SULLA CONPERENZA INTERNAZIONALESUL
BORDO.L.I-BERO DEL 1966'.
SOME NOTES ON THE 1NTERNATONAi
1966-10A1Y1INE-CONVENTION
'CALCOLO DEI GRIGLIidl-NELLE STRUTTURE NAVALI
1 - Guida pratida per l'appridazione del meto_
-do delle forze
THE 'FLAT GRILLAGE:SIN SHIP STRUCTURES
1 .= A 'gu..i.cle Oh.._ the. 6citce: method
apptir4tipn,
r
:NOTE SULLA-ROBUSTEZZA LONGITUDINALE DELLE:.NAVI-' CISTERNA .E.-BULK-CARRIERS."
SOME NOTES ON THE LONGTTUPINAL' STRENGTH OF TAN, -KERS AND ,BULK-CARRIERS:
IL COMPORTAMENTO DELLE NAYI IN MARE, TEMPESTOSO
1 - La
funzionedensita-
spettrale.4Cpcitei4a-:'-'
.. .
nel
proce,Ssi stocastici
THE .BE6AvlOuR OF
silips,
IN CON,F,U,SED. SEA,1.* +?oweit.-.6pe.. ...tW deity '6.1in:et-ton A.A.F.:fi.4Yid:07.1
lotocezzez . '
.
THE CONSTRUCTION OF NUCLEAR .SHIPS ACCORpING TO
THE PRESENT RULES ISSUfg 5V THE CLASSIFICATION SOCIETIES
1
authoir.
.13Franca
MEREGA -- . ' 12 Seigiii-MARSICH=Salvatore DE MARIA
-Lorenzo VIACAVA ' ' .,
Franco
'11EREGA i IL COMPORTAMENTO DELLE IsiAVI IN MARE. TEMPESTOSO,
- - - "--.:2
--L'applicazione-della funzione densita. spet'
:..trale di potenza e,del pr-incipio di sovrapposi
zione al comportamento delle navi in mare
teni-p-estoso
.THE BEHAVIOUR OF SHIPS. IN CONFUSED SEA
, Powex 4pe2a2 denjc,tj
unction and -iineitir.
iipeiLO,ti.oh aioptied to the behavioun o
41/43.6con6cused 4ea
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' Franco
MEREGA ' 'IL COMPORTAMENTO DELLE.:NAVI IN MARE 1711.'ES'IOSO.. . .
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Mario
ALIMENT6 SABILITA' DELLE NAVI ALLO STATO ,INTEGRO. ,INTACTSTABILITY OF SHIPS
10 Antonio DI '.811SE: Lk COSTRUZIONE DELLE NAVI ,NUCLE,ARI SECOND() LE. CIASSIFiCAZIG=
2 -
Gliimpianti
-,THE CONSTRUCTION OF NUCLEAR. SHIPS ACCORDING TO
THE PRESENT RULES ISSUED ...BY THE CLASSIFICATION
SOCIETIES- '
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The ganks
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CALCOLO DELLE';COPERTURE METALLICEE:DELLE; -EsOCCA
:PORTE
STEEL HATCHWAY COVERS DESIGN .
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_
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UNA NAVE CISTERNA NEI RIGUARpl-bEGLI.SF0R4I
'TAGLIO
ON THE INFLUENCE OF LONGITUDINAL-BULKHEADS ON THE SHEAR STRESSES IN TANKERS - -
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r -THE BEfiAVIOUR OF SHIPS IN CONFUSED SEA
The tongLtudina.t have behding inomen,C..
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- IL COMPORTAMENTO DELLE NAVI..IN MARE TEMI"ESTOSO
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4 - Ii momento flettente' laterale do's/1Mo 'al mei .
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to ondoso
. ,THE . BEHAVIOUR OF SHIPS IN CONFUSED SEA