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Le orazioni „super oblata” del ciclo „de Tempore” secondo il „Missale Romanum” di Paolo VI. Avviamento ad uno studio critico-teologico

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J a n J a n i c k i

L E O R A Z I O N I " S U P E R O B L A T A " D E L C I C L O " D E T E M P O R E "

S E C O N D O I L " M I S S A L E R O M A N U M " D I P A O L O V I .

Avviamento ad uno studio critico - teologico.

Tesi dottorale

Moderatore: Prof.Burkhardus Neunheuser /Prof.A.M.Triacca/ R 0 M A 1977

(3)

L a Costituzione sulla Sacra Liturgia"Sacrosanctum Concilium" del Concilio Vaticano II ha indicato che nella riforma liturgi ca "occorre ordinare i testi e i riti in modo che esprimono più chiaramente le sante realtà che significano, e il popolo cri stiano,per quanto possibile,possa capirle facilmente e parteci parvi con una celebrazione piena,attiva e comunitaria"./SC 21 /

Per tale riforma,attuata dagli esperti durante sette anni di lavoro, è stato preparato e pubblicato il nuovo Messale Romano, completamente rinnovato ed arricchito. Questo è uno degli even ti più importanti della storia della riforma liturgica voluta e comandata dal Concilio Vaticano II,e uno dei più grandi momenti nella vita della Chiesa postconciliare.

Con la ricchezza e varietà dei suoi testi,il nuovo Messale si presenta come un libro da conoscere,come un tesoro da risco prire. Le orazioni,pure sopra le offerte, valorizzate dal nuovo rito della Messa, costituiscono tante ricchezze dottrinali, spi rituali e pastorali,che devono essere più scoperte e utilizzate. Questa ragione ci ha orientato verso la scelta delle orazio ni sopra le offerte.Perciò in questa dissertazione vogliamo pre sentane lo studio dei testi delle orazioni "super oblata" del Messale nuovo,limitando la nostra attenzione al ciclo "Proprio del Tempo" - "Proprium de Tempore".

Abbiamo voluto studiare questi testi e ricavare il loro signifi cato tanto più che poco tempo fa à stato elaborato un lavoro sulla storia ed il contenuto delle "secrete" del Messale prece

dente d i Pio V /C f r S .C z la p a ,L 'o ra z io n e "super o b la ta " n e l suo

sviluppo storico...o.c.,la nota 1 del capitolo I della nostra dissertazione,p.6/

(4)

Inoltre,l'attuale lavoro si mostra già come la continuazione dello studio dei testi del Messale postconciliare,iniziato con la dissertazione che espone le orazioni "post communionem" del Messale Romano nuovo di Paolo VI /Cfr T.Krosnicki.The Postcommu nion prayers of thè Missal of Paul VI/Tesi di Laurea/,Rome 1971 - stampato:Ancient Patterns in modern prayer/=Studies in Chri stian Antiquity 1 9 / , Washington D.C.1973/.

Questo ci ha incoraggiato ed anche ci ha dato un incitamento per vedere le orazioni sulle offerte nel contesto della rinnova ta celebrazione liturgica/eucaristica/ e nei testi nuovi del Messale.

In questa prospettiva si inquadra il presente lavoro, presen tato per ottenere la Laurea in Sacra Liturgia al Pontificio Istituto Liturgico di S.Anseimo.

Sono lieto di esprimere la mia viva riconoscenza e la profon. da gratitudine al Professore P.BURKHARDUS NEUNHEUSER, Preside del Pontificio Istituto Liturgico,per avermi aiutato e guidato con la sua conosciuta competenza e cordiale comprensione, nella buona elaborazione di questo tema.

Con Lui,ringrazio P.Achilles TRIACCA per le preziose indicazio ni sul metodo della tesi.

A Tutti I PROFESSORI che mi hanno insegnato a capire ed ad amare la Liturgia, l'espressione della mia viva riconoscenza.

Janicki Jan Roma,Febbraio 1977

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PRESENTAZIONE ... . I SOMMARIO ... Ili A B B R E V I A Z I O N I ... V B I B L I O G R A F I A ... X INTRODUZIONE ... 1 CAPITOLO I. L'ORAZIONE"SUPER OBLATA" NEL NUOVO MESSALE DI PAOLO VI ... 6

1.11 senso ed il compito delle"super oblata"nel nuovo Messale ... 6

2.Le fonti delle orazioni"super oblata" ... . 25

3.Struttura eucologica delle orazioni"super oblata" ... 71

CAPITOLO II. PRINCIPI DELLA REVISIONE E RESTAURAZIONE DEI TESTI DELLE "SUPER OBLATA" ... . 87

I/Testi antichi modificati ... . 89

1. Restaurazione delle formule delle"super oblata" ... 89

2. Preferenze teologiche e pastorali ... . 116

3. Funzionalità vera dei t e s t i ... 139

4. Problemi s t i l i s t i c i ... 160

11/Testi nuovi ... 166

1. Composizioni nuove fatte con testi di sacramentari antichi ... ... . 166

2. Composizioni nuove ispirate a testi biblici e patristici ... . 176

3. Testi del MRP ma nuovi riguardo ai sacramentari antichi ... 177

4. Formule nuove dai sacramentari antichi finora inutilizzate nel MRP ...184

(6)

CAPITOLO III.

CONTENUTO TEOLOGICO DELLE ORAZIONI"SUPER OBLATA" DEL CICLO

"DE TEMPORE" ... 228 I/Le principali linee teologico-dottrinali del

sacrificio eucaristico esistenti nelle nuove

"super oblata" ... . 229 1.11 sacrificio - "Domini instituta praeceptis" ... 229 2.11 "sacrificium singulare" ... ... 232 3.11 sacrificio - "sacramentum nostrae redemptionis" .. 236 4.11 sacrificio per "totius mundi salute" ... . 239 5.11 "sacrificium placationis et laudis" ... 244 6.11 sacrificio "sacrosancta c o m m e r c i a " ... . 246 7.11 sacrificio ed i riferimenti all'Anno liturgico ... 250 8.11 sacrificio eucaristico e lo Spirito Santo ... . 269 9.11 sacrificio - "sacramentum aeternitatis" ... 274 11/La celebrazione eucaristica in quanto fatto ecclesiale,

secondo le orazioni sopra le offerte ... . 280 1. La manifestazione della Chiesa nelle orazioni

"super oblata" ... 280 2. La "super oblata" con i riferimenti all'offerta

della Chiesa ed al sacrificio di Cristo ... . 286 3. L'atteggiamento dei fedeli al sacrificio

eucaristico ... 298

CONCLUSIONE GENERALE ... 306 INDICE G E N E R A L E ... 313

(7)

A B B R E V I A Z I O N I /1/

A = Sacramentario di Angouléme/cfr CAGIN P./

AAS = Acta Apostolicae Sedis,Città del Vaticano 1909ss Ad = Sacramentario Adalpretiano/cfr UNTERKIRCHER F./ Aug = Sacramentario-Palinsesto Augiense /cfr DOLD A. -

BAUMSTARK A./

Ber = Sacramentario Bergomense/cfr PAREDI A.-FASSI G./ CeC = Messale Irico del " Corpus Christi College "/cfr

WARREN F.E./

CeR = Messale Rosslyniense/cfr LAWLOR H.J./ CeS = Stowe Messale/cfr WARNER G.F./

OLLA = Codices Liturgici Latini Antiquiores/cfr GAMBER K./

CSEL = Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum, Wien 1866ss

DACE = Dictionnaire d'Archéologie Chrétienne et de Li turgie,Paris 19O7ss

Dpi = Messale Ambrosiano Duplex/cfr RATTI A.-MAGISTRET

TI M./ *

DTB = Dizionario di Teologia Biblica/cfr LEON-DUFOUR X./ E = Sacramentario di Ariberto/cfr PAREDI A./

EL = Ephemerides Liturgica^,Roma 1887ss

EM = Sacra Congregatio Rituum,Instructio de cultu m^r sterii eucharistici"Eucharisticum Mysterium",in: AAS 59/1967/539-573

F

Sacramentario di Fulda/cfr RICHTER G. - SCHONFEL DER A./

Gel = Sacramentario di Gellone/cfr DE PUNIET P./

/1/ Diamo solo le principali e più usate abbreviazioni.Di altre introdotte per necessità di volta in volta verrà significa to lo sviluppo.Cosi per ragioni più che ovvie tralasciamo le abbreviazioni scritturistiche perchè comunemente intuibi li.

(8)

GeS GeV GrA GrAd GrH GrP HPPE IE IGMR IMS J Je LG LMD LQLP M Mansi MBo MFr MGaV MGo MM

= Ss.Oecumenicum Concilium Vaticanum II, Constitu tio pastoralis de Ecclesia in mundo huius tempo, r i s , "Gaudium et spes".

= Sacramentario Gelasiano/cfr MOHLBERG L.C.- EIZEN HCFER L.-SIFFRIN P./

= Sacramentario Gregoriano-Anianense/cfr DESHUSSES J./

= Sacramentario Gregoriano-"Additiones"/cfr DESHUS SES J./

= Sacramentario Gregoriano Adrianeo/cfr DESHUSSES J./

= Sacramentario Gregoriano Paduense/cfr DESHUSSES J./

= Prex Eucharistica/cfr HRNGGI A.-PAHL I./

= Sacra Congregatio Rituum,Instructio ad exsecutio nem Constitutionis de sacra Liturgia recte ordì nandam,in:AAS 56/1964/877-900.

= Institutio Generalis Missalis Romani,in:MRN 17 - 92.

= Sacra Congregatio Rituum,Instructio de musica in sacra Liturgia,in:AAS 59/1967/300-320.

= Messale di Roberto di Jumièges/cfr WILSON H.A./ = Sacramentario di Jena/cfr GAMBER K./

= Ss.Oecumenicum Concilium Vaticanum II, Constitu tio dogmatica de Ecclesia,"Lumen gentium".

= La Maison-Dieu,Paris 1945ss

= Les Questions Liturgiques et Paroissiales, Lou vain 1910ss

= Sacramentario di Monza/cfr DOLD A.-GAMBER K./ = Sacrorum Conciliorum nova collectio,Florentia

1759ss - Paris-Leipzig 1901-1927. = Messale di Bobbio/cfr LOWE E.A./

= Missale Francorum/cfr MOHLBERG L.C.-EIZENHOFER L. -SIFFRIN P./

= Missale Gallicanum/cfr MOHLBERG L.C.-EIZENHOFER L.-SIFFRIN P./

= Missale Gothicum/cfr MOHLBERG L.C./ = Missale Mixtum/cfr LESLEY A./

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MoLO MoLS MoOV MRN MRP MS NOT OMRB ParLit Ph PL Pr Rh Riv RL Ro RPL Sai

Sg

SC SL TLL TrA TrG TrGr U Ve VLI W

= Liber Ordinum/cfr FEROTIN M./

= Liber Mozarabicus Racramentorum/cfr FEROTIN M. / = Orazionale visigotico/cfr VIVES J./

= Messale Romano nuovo/cfr MISSALE ROMANUM/ = Messale Romano di Pio V/cfr MISSALE ROMANUM/ = Missarum Sollemnia/cfr JUNGMANN J.A./

= Notitiae,Città del Vaticano 1965ss.

= Les oraisons du Missel Romain/cfr BRUYLANTS P./ = Paroisse et Liturgie,Bruges-Ottignies 1946ss. = Phase,^arcelona 1961ss

= Patrologia^ Cursus completus.Series Latina,Paris 1844ss

= Sacramentario di Praga/cfr DOLD A.-EIZENHOFER L./ = Sacramentario Rhenaugiense/cfr HRNGGI A.-SCHON -

HERR A./

= Sacramentario Rivipullense/cfr OLIVAR A./

= Rivista Liturgica,Finalpia 1914— 1963; Torino 1964ss = Sacramentario Rossianum/cfr BRINKTRINE J./

= Rivista di pastorale liturgica,Brescia 1963ss

= Sacramentario di Salisburgo/cfr DOLD A.-GAMBER K./ = Sacramentario di S.Gallo/cfr MOHLBERG K./

= Ss.Oecumenicum Concilium Vaticanum II,Constitutio de sacra L i t u r g i a , "Sacrosanctum Concilium".

= Manuale di Storia Liturgica/cfr RIGHETTI M./ = Thesaurus Linguae Latinae,Lipsiae 1900ss

= Sacramentario Triplex/=ambrosiano/,/cfr HEIMING 0./ = Sacramentario Triplex/=gelasiano//cfr HEIMING 0./ = Sacramentario Triplex/=Gregoriano//cfr HEIMING 0./ = Sacramentario di Vich/cfr OLIVAR A./

= Sacramentario Veronese/cfr MOHLBERG L.C.-EIZEN - HOFER L.-SIFFRIN P./

= Vocabolario latino-italiano,italiano-latino,G.Cam panini-G.Carboni,ed.

(10)

ABBREVIAZIONI DELL'USO DELL'ORAZIONE DURANTE IL TEMPO DELL'ANNO LITURGICO.

...DAv -g Dominicae Adventus./2/

...fAv = In feriis Adventus,usque ad diem 16 decembris. sAv = Sabbato Adventus,usque ad diem 16 decembris. ../12 = In feriis Adventus,a die 1/ ad diem 24 decembris NDv = In Nativitate Domini.Ad Missam in vigilia.

NDa = In Nativitate Domini.Ad Missam in aurora. NDn = In Nativitate Domini.Ad Missam in nocte. NDd = In Nativitate Domini.Ad Missam in die. SF = S.Familiae Iesu,Mariae et loseph.

...doND = De...die infra octavam Nativitatis Domini. SsGM = Sollemnitas Sanctae Dei Genetricis Mariae. 2DND = Dominica 11 post Nativitatem.

ED = In Epiphania Domini. BD = In Baptismate Domini.

...ftN = In feriis temporis Nativitatis. stN = Sabbato temporis Nativitatis. ...fC = In feriis post Cineres.

sC = Sabbato post Cineres.

...DQ = Dominicae in Quadragesima.

..f..HQ = In feriis post...Hebdomadam Quadragesimae. S ..H Q = Sabbato post...Hebdomadam Quadragesimae. DP = Dominica in Palmis de passione Domini.

..fHS = Feriae Hebdomadae Sanctae.

5fHSCh = Feria V Hebdomadae Sanctae.Ad Missam Chrismatis. 5fHScD = Feria V Hebdomadae Sanctae.Sacrum Triduum Pascha

le.Missa vespertina in Cena Domini.

VPasch = Dominica Paschae.In resurrectione Domini.In no cte Sancta.Vigilia Paschalis.

/2/ Il numero sul posto dei punti/../significa sia il numero progressivo della domenica,sia il numero della feria.

(11)

..oDPasch = ..foPasch = soPasch AscD = DPtv DPtd ..f2,4,6DPasch s2,4,6DPasch= ..f3,5DPasch= s3,5DPasch = ..7DPasch = s7DPasch = ..DAn = SsT SsCSC ScCJ ChR Dominicae Paschae.

In feriis infra octavam Paschae. Sabbato infra octavam Paschae. In Ascensione Domini.

Dominica Pentecostes.Ad Missam in Vigilia. Dominica Pentecostes.Ad Missam in die.

In feriis post dominicas II,IV et VI Paschae. Sabbato post dominicas II,IV et VI Paschae. In feriis post dominicas III et V Paschae. Sabbato post dominicas III et V Paschae. In feriis post dominicam VII Paschae. Sabbato post dominicam VII Paschae. In dominicis et feriis "per annum".

Dominica post Pentecosten.Sanctissimae Trinitatis. Feria V post Ssmam Trinitatem.Ss.mi Corporis et Sanguinis Christi.

Feria VI post dominicam II post Pentecosten. Sacratissimi Cordis lesu.

Dominica ultima "per annum".Domini nostri lesu Christi Universorum Regis.

(12)

B I B L I O G R A F I A /1/

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AA.VV., Grande Commentario Biblico,Brescia 1974 .2

/1/ Diamo solo la principale bibliografia da noi riportata nel l'investigazione e quella da noi consultata.

Non distinguiamo tra "fonti" e "studi" sia per comodità di consulta,sia perchè - data una necessità metodologica - le fonti liturgiche vengono riportate a parte all'inizio del secondo volume/ cfr volume II,pp.VI-XI/.

Seguendo l'ordine alfabetico per autore,ordiniamo però le opere di ogni singolo autore secondo la successione cronolo gica.

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Critica ed Ermeneutica d e i documenti L i tur gìciTl'rincipi di metodologia liturgica/"Ad uso manoscritto/^Roma 1972.

Le collette di Avvento-Natale-Epifania del M e ssale R o m a n o ,in.: RL"59/1972'/6195-627.

L'eucologia quaresimale del nuovo Messale,

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1 . 11 nuovo Messale - le caratteristiche.

Con la data 26 marzo 1970,quattro secoli dopo l'apparizione del Messale di Pio V del 1570, viene pubblicato il nuovo libro per la celebrazione dell'Eucaristia:"MISSALE ROMANUM ex Decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum,auctori tate Pauli Pp.VI promulgatum"./1/

La Chiesa,dopo sette anni di lavoro di studiosi e di pastori operanti in tutto il mondo,ha ricevuto un Messale completamente rinnovato ed arricchito, un libro liturgico riformato secondo i principi stabiliti dal Concilio Vaticano II nella Costituzione sulla Sacra Liturgia./2/

/1/ La bibliografia sul Messale nuovo è già abbondante; ci limi tiamo a segnalare: C.Braga,Il nuovo Messale R o m a n o ,in:EL 84 /1970/249-274; A.Bugnini,De 'editione Mi s s à lis romani instau r a t i . 'Paulus episcopus plebi Dei',in: NOT 54/1*970/161-168 ; A.Dumas,Le'Missel Romain^T970,in:ParLit 4/1970/291-296; P. Jounel.Le M i s s e l _de Paul V I ,in:LMD 103/1970/16-45; E.J. Len geling,Die neue Ordnung der Eucharistiefeier.Allgem eine Ein fùhrung in das"rbmische ' i/essbuch, endgliltiger lateinischer Text.Einleitung und Kommentar/=Lebendiger Gottesdienst "T77 18/Mììnster 4970; À.Nbcent,lT"nu o v o M e ss a l e ,in: RPL 8/1970 / 315-328; I.Biffi,Introduzione al nuovo Me s s a le R o m a n o , in: RPL 9/1971/179-193^ F.Delibero,La^Institutiq Generalis' del Messale Romano 1 9 7 0 ,in: RL 58/1971/456-995; A A . V V ., 1 1 ' nuovo Messale.Atti della XXII Settimana Liturgica Nazionale/Or o p à 30'a g o sto-/ settembre*'197l7=Liturgica-Nuova serie^l2/, Pado va'*1972; A A / ' W / . l! "nuovo"Messale.Proposte per una valoriz zazione pastorale.Atti del XVI Convegno liturgico-pastoraTe, M i l ^ ^ l W ^ ' " " ---- --- --- --- --- "*----/2/ Cfr A.Tabera,!! nuovo M e s s a l e ,in:AA.VV.,Il nuovo Messale.At

ti della XXII'''Settimana.*.0.c .,20.

Il Messale nuovo non era opera di un gruppo ristretto di studiosi operanti a Roma,ma è frutto del contributo di stu diosi di tutto il mondo. Questo,del resto,desiderava SC 25:

"Libri liturgici quam primum recognoscantur,peritis et Epi scopis consultis ex diversis orbis regionibus".

(37)

Il nuovo Messale romano,che la Chiesa d'ora in poi userà per celebrare la Messa, è una testimonianza della sollecitudine del la Chiesa,della sua fede e del suo amore immutato verso il gran de mistero eucaristico e attesta la sua continua e ininterrotta tradizione debitamente aggiornata./3/

Dando uno sguardo d'insieme al Messale nuovo, vogliamo anzi tutto sottolineare la differenza di contenuto in confronto col Messale precedente: non si tratta più di un messale plenario,ma piuttosto di due libri:uno che si avvicina al sacramentario,con tenendo le formule proprie del sacerdote celebrante e l'altro - il lezionario. Questa distinzione introdotta tra il lezionario ed il messale,rivela meglio la distinzione tra la Liturgia del la parola e la Liturgia eucaristica,ciascuna delle quali ha un suo centro di celebrazione: l'ambone e l'altare./4/

Il Messale nuovo ha all'inizio le parti documentarie e quasi rubricali,cioè i documenti di approvazione e del calendario, se. guiti dalla "Institutio Generalis Missalis Romani" e delle "Nor mae universales de anno liturgico et de calendario". Questa par te,che corrisponde ai documenti pontifici e ai trattati giuridi co-rubricali del precedente Messale, è disposta con una nuova visione pastorale e una nuova impostazione spirituale - così si presenta "fortunatamente con una veste ben diversa da quella cui eravano abituati tutti dal "Ritus servandus" e "Ordo Missae" del Messale di Pio V"./5/

/ 3 / Cfr IGMR,Prooemium 1./La traduzione italiana in:RL 58/1971/ 5 3 3 - 5 3 9 / Il "Prooemium" aggiunto alla "Institutio Generalis Missalis Romani" nell'edizione del n u o v o M e s s a l e / 1 9 7 0 / c o n serva una propria numerazione.Tale sistema è stato suggerì to da necessità tecniche: per evitare,a u n anno di distanza dalla sua entrata in vigore,di sostituire alla prima edizio ne tipica della IGMR, una nuova numerazione.

/4/ Cfr C.Braga,Il nuovo M e s s a l e . . . o . c . ,250.

/ 5 / S.Marsili.Teologia della celebrazione eucaristica. Note sul nuovo "Ordo Missae",in: RL 5 7 / 1 9 7 0 / 9 3 .

(38)

La distinzione delle parti del Messale nuovo rimane quella tradizionale e contiene: il "Proprium de tempore" con la serie di messe domenicali e feriali per tutto il ciclo dei tempi li turgici; poi l'"Ordo Missae", per la celebrazione anzitutto con il popolo, con le quattro preghiere eucaristiche alla quali ven gono proposti prefazi propri ad un determinato tempo liturgico. L*"Ordo Missae" si conclude con una serie di formule per la be. nedizione finale.Segue il "Proprium de Sanctis"disposto secondo l'ordine normale dei mesi dell'anno,da gennaio a dicembre,a cui & collegato il "Commune Sanctorum". Succede poi la serie di mes. se che nel Messale precedente erano riunite sotto il titolo di "votive" e che oggi sono disposte in tre categorie:"Missae ritu ales"/connesse con la celebrazione di alcuni sacramenti e sacra mentari/; "Missae et orationes 'ad diversa'"/proprie di alcune celebrazioni e supplicazioni particolari/; "Missae votivae"/des. tinate a soddisfare la devozione dei fedeli e del sacerdote per alcuni misteri del Signore o per uno dei Santi/.Infine troviamo la raccolta di Messe e delle orazioni per i defunti. Un Appendi ce riporta il rito della benedizione e aspersione dell'acqua"be nedicta"; alcuni formulari esemplificativi di orazione universa le; la preparazione e il ringraziamento alla Messa ed anche le parti del canto occorrenti nell'Ordo Missae e nel Messale.

Per quanto riguarda la dottrina del Messale nuovo il "Prooe mium" sottolinea che esso è una testimonianza di fede immutata /6/; presenta la fedeltà alla tradizione ininterrotta/ il Messa le nuovo presenta il rito della Messa riportato"all'antico ordì namento dei santi Padri",che era anche il principio del Messale di Trento,promulgato da san Pio V nel 1570/7//; ed attesta l'a dattamento alle nuove condizioni./8/

/6/ Cfr IGMR,Prooemium 2-5 /7/ Idem,6-9.

(39)

La pubblicazione dunque del Messale Romano di Paolo VI, la "pièce maitresse de la réforme liturgique conciliaire"/9/ è uno degli avvenimenti più importanti della storia della riforma li turgica e uno dei più grandi momenti nella vita della Chiesa postconciliare./10/

2.La necessità di studiare il nuovo Messale.

Il Messale nuovo,l'espressione fondamentale della preghiera della Chiesa /11/, si presenta con nuove ricchezze di cui dob biamo usare con riconoscenza,prendendo coscienza dei valori che ci vengono messi a disposizione./12/

Il Messale nuovo fu composto in modo che tante"ricchezze dot trinali e spirituali,non rimanessero nell'oscurità delle biblio teche,ma venissero invece messe in luce,per rischiarare e nutri re le menti e gli animi dei cristiani"./13/ Per questi motivi, Paolo VI raccomanda con insistenza di conoscere il Messale, di studiare il Messale./14/ I testi eucologici dunque,che il nuovo Messale contiene,devono essere scoperti e utilizzati,e perciò è necessario studiarli e approfondire il loro denso significato./15/

/9/ P.Jounel,Le missel..o.c.,16.L'Autore scrive così:"Le Missel est la pièce maitresse de la réforme liturgique conciliaire et il y a dix ans sa promulgation eùt été saluée dans l'Eg lise comme un événement de premier ordre."

/10/Cfr A.Tabera,Il nuovo..o.c.,14. A.Nocent afferma che"Il nuo vo Messale...rappresenta un lavoro degno del Vaticano II". / A . Nocent,Il n u o v o . . . o . c . ,327/

/11/Cfr Lettera del C a r d . V i l l o t , i n : A A . W . , I l nuovo Messale.Atti della XXII Sett i m a n a . . o . c . ,7.

/12/Cfr A.Nocent,Il n u o v o . . o . c . ,315.

/13/Costituzione Apostolica "Missale Romanum"/La traduzione ita liana in:Enchiridion Vaticanum.Documenti.il Concilio Vatica no II.Testo ufficiale e traduzione italiana,Bologna 1971 --- 7 /14/Cfr Lettera del Card.Villot..o.c.,8.

(40)

3.La finalità, ed i limiti della dissert a z i o n e .

Il lavoro che presentiamo vuole corrispondere al desiderio della Chiesa che siano studiati i testi del Messale nuovo.

L'oggetto di questa trattazione sarà lo studio delle orazio ni sulle offerte/"super oblata"/ - le quali troviamo nel Messa le nuovo di Paolo VI - dal punto di vista letterario e dottrina le limitandoci al periodo "Proprium de tempore".

S

stato necessario stabilire questo limite essendo l'argomento già di per se stesso abbastanza vasto.

Vorremmo prima di tutto esaminare e presentare il senso ed il compito delle orazioni "super oblata" nella liturgia eucari stica rinnovata,premettendo un breve aspetto storico ed indi cando poi le fonti delle considerate orazioni.L'analisi degli e^ lementi strutturali ci permette in conseguenza di ricavare la propria funzione liturgica ed il pensiero teologico di queste orazioni sopra le offerte del Messale di Paolo VI.

La collazione con il Messale Romano di Pio V,ha reso possibi le trarre i principi ed i vari aspetti della revisione e restau razione delle nuove formule "super oblata" del "Proprium de tem pore" del Messale postconciliare.

Infine presentiamo il contenuto teologico delle "super obla ta", che trae la sua origine dalle più antiche raccolte eucoDo giche della Chiesa romana - ma che nello stesso tempo doveva aprirsi alle aspirazioni contemporanee,secondo le direttive del Vaticano II./16/

/16/ Cfr IGMR 6-10.15.

Cfr pure: A.Dumas,Le orazioni d el Messale.Criteri di scel ta e di compo s i z i o n e ,i n : RL 58/1971/92 : A .Nocent,Il nuovo

(41)

TT75I5T7,31^73201----N E L N U O V O M E S S A L E D I P A O L O V I .

1 . IL SENSO ED IL COMPITO DELLE "SUPER OBLATA" NEL NUOVO M E S S A L E . a.Breve accenno stor i c o .

Se vogliamo ben vedere la posizione della orazione "super oblata" nel nuovo Messale Romano di Paolo VI, sembra necessario conoscere le origini di questa. Occorre quindi esaminare breve mente /1/ la storia dell'"offertorio" /2/ e in particolare del la "preparazione dei doni" della quale la "super oblata" è la parte finale.

Il Signore istituì il Mistero eucaristico nel segno del pane e del vino che dovevano essere già pronti all'inizio dell' Ulta, ma Cena./3/ L'offerta fu quindi indicata da Cristo stesso nel

/1/ Diciamo"brevemente"perchè il problema della storia dell'"of fertorio" /e quindi anche della "super oblata"/ è stato gi^ ben elaborato in diversi lavori.Ne segnaliamoci più impor tanti: J.A.Jungmann,MS 11.7-78; J.A.Jungmann.La liturgie des premiers sièclesTdusqu'à l'époque de Grégoire le Grand, Paris 19^2.53-118; M.Righetti,SL III,299-341; T.Maertens, Histoire de l'Offertoire au Service de sa p a s t o r a l e ,in: Par lit 40/1958/114-15^; N.M.Denis-Boulet, Analisi dei riti e delle preghiere della M e s s a ,in:A.G.Martimort, La Chiesa in preghiera.Introduzione alla l i t u r g i a ,Roma

1966,402-421.

La storia della orazione "super oblata" fu l'oggetto della tesi di laurea al Pontificio Istituto Liturgico di S. Ansel mo a Roma: cfr S.Czlapa,L'orazione "super oblata" nel suo sviluppo storico e teologico fino al Concìlio Vaticano II.

^assegna delle opinioni in merito e studio teologico- litur

gico/Tesi di Laurea/,Roma 1974,/stampato:S.Czlapa,Struttura e contenuto teologico delle "super oblata/Excerpta ex dis sertazione ad Lauream/,Romae 1974.

/2/ Col termine "offertorio" si indicava il complesso dei riti e delle formule con cui si presentano a Dio sull'altare gli elementi materiali della celebrazione eucaristica.

/3/ Cfr Mt 2 6 , 1 9 : "Et fecerunt discipuli sicut constituit illis Iesus,et paraverunt Pascha"./Cfr il commentario di J.A.Jung mann,MS 11,7./

(42)

pane e nel vino,da Lui prescelti; nell'evo apostolico questi (5 lementi vediamo considerati come caratteristici ed esclusivi nella celebrazione del sacrificio./4/ La preparazione del pane e del vino non costituiva tuttavia un atto del rito; nelle più antiche notizie della Messa non si dà un rilievo particolare a questo atto preparatorio./5/ L'offerte deposte sull'altare rice^ vevano la dedicazione a Dio senza che alcuna formula speciale intervenisse a dichiararle; l'atto parlava da sè. Seguiva poi immediatamente la Prece consacratoria sacerdotale./6/ Così ci attesta S.Giustino,riportando due descrizioni/verso l'anno 150/ della celebrazione eucaristica,che siano abbastanza laconiche . In quella,in cui presenta l'Eucaristia successiva al battesimo, dice che dopo le preghiere e il bacio di pace "si portano al presidente dei fratelli del pane e una coppa di acqua e di vino temperato; egli li prende e loda e glorifica il Padre di tutti. /.../Terminate le preghiere e il ringraziamento eucaristico,tut to il popolo presente acclama:"Amen"./7/

Nella seconda descrizione,quella dell'assemblea domenicale,dopo aver ricordato l'omelia,S.Giustino precisa:"Di poi tutti insie me ci leviamo e innalziamo preghiere: e,come sopra dicemmo,aven do noi terminato le preghiere,si porta pane,vino ed acqua e il capo della comunità fa similmente orazioni e azioni di grazia con tutte le sue forze, e il popolo acclama dicendo:Amen"./8/

/ 4 /

M.Righetti,

SL 1 1 1 ,3 0 5 .

/5/ J.A.Jungmann.MS 11,7* /6/ M.Righetti,SL 111,305.

/7/ Iustinus.Apologià / ,65.3/HPPE 69-71.La traduzione italiana riportata In: A.G.Martimort,La Chiesa in preghiera..o.c., 299 e 403./

/8/ Idem,67,5./HPPE 71 .-La traduzione italiana riportata in:d.A. Jungmann.MS 1,21./

(43)

La semplicità di questo portare il pane ed il vino / non c'è alcuna processione di offerta nè cerimonie speciali / si spiega con la rigida distanza che la giovane Chiesa dei primi due secc^ li tiene da ogni forma di sacrificio pagano e giudaico, ponendo in particolare rilievo il carattere spirituale del culto cri stiano./9/

All'inizio del secolo III,Ippolito,nella sua "Tradizione a postolica",registra ancora la stessa semplicità di rituale, sot tolineando il particolare dei diaconi: sono questi,che al vesce) vo neoconsacrato presentano "le oblazioni,ed egli, imponendovi con tutto il collegio dei presbiteri le mani,dica questa azione di g r a z i a . . ./10/ E ancora la semplicità del rito suggerito da S.Giustino nel 150: niente processione di offerta: c'è solo la semplice presentazione degli elementi da parte dei diaconi; sol tanto dopo l'Eucaristia si fa un'offerta di beni utili che ven gono benedetti./11/

In S.Cipriano appare già come regola generale che i fedeli offrano doni per la celebrazione eucaristica;/12/ non esisteva però alcuna preghiera sulle offerte nel senso odierno. L'unica orazione era l'anafora eucaristica.

La vittoria di Costantino e la pace garantita ai cristiani, aprono per la Chiesa un'era nuova.In questo periodo, attraverso tutto il secolo quarto,la liturgia si sviluppa magnificamente in piena libertà,sotto la protezione dell'Impero ormai cristiano./13/

/9/ Cfr J.A.Jungmann,MS 11,7*

/10/ La Tradition Apostolique de saint H i p p o l y t e ,Essai de recon stitutìon par Dom R . Botte,= LQF 39,Aschendorff,Mùnster Westfalen 1972,10-11./Trad.ital.in: A.G.Martimort,La Chie sa in preghiera..o.c.,404./

/11/ Cfr idem,54-55.

/12/ Lo si constata allorché Cipriano riprende la ricca donna : "dominicum celebrare te credis/.../ quae in dominicum sine sacrificio venis,quae partem de sacrificio quod pauper ob tulit sumis"./S.Cyprianus,De opere et eleemosynis 15/PL 4, 636/

/13/ Cfr B.Neunheuser.Storia della liturgia attraverso le epo che c u l t u r a l i ,/Ad instar manuscripti/ Roma 1973.62.

(44)

Le consequenze di questo fatto si vedono anche nella liturgia della Messa.Della prece eucaristica unica /dopo le letture e la deposizione del pane e del vino sulla mensa/ si sono sviluppati plurimi elementi eucologici: colletta,orazione sulle offerte, prefazio,una prece eucaristica /il cosidetto "Canon romanus" /,

"oratio post communionem" e "oratio super populum"./14/

Da queste orazioni composte liberamente e ben riuscite,poi anno tate,raccolte e copiate da altri,si formano dei "libelli sacra m e n torum",cioè fascicoli i quali contengono i testi necessari per la celebrazione di una solennità/celebrazione dei "sacri mi steri" o "sacramenti"/. Messi insieme,questi libelli formano poi un "sacramentarium",cioè il libro nel quale il sacerdote trova tutto quello che è necessario per le celebrazioni dei "sa cramenti" durante l'anno./15/

Il "Sacramentarium Veronense",nel quale vediamo quasi una ba se di tutta la collezione romana posteriore /16/, contiene cir ca trecento formule delle "super oblata" che fanno una chiara e determinante allusione ai doni offerti e cinquanta formule in cui non si fa espressa menzione di questi doni./17/

Nel "Veronense" non si trova alcuna denominazione,alcun termine per definire la nostra orazione,ma non c'è dubbio che qui si tratti di vera preghiera "super oblata"./18/

/14/ Idem,64. Cfr anche:J.A.Jungmann,MS 1,43.

/15/ Idem,65. Cfr pure:M.Righetti,SL T^276; J.A.Jungmann,La li turgie..o.c.,362-363; A.G.Martimort,Da Chiesa...o.c.,315. /16/ Un'edizione critica con introduzione: L.C.Mohlberg.L.Eizen

hbfer.P.Siffrin.Sacramentarium Veronense/Cod.Bibl.Capit.Ve' ron.LXXXV/80//=Rerum Ecclesiasticarum Documenta.Fontes I , Roma4l966. ^er i commentari di questo libro cfr: M.Righet­ ti,SL 1,277-281; A.G.Martimort,La Chiesa in preghiera...o. c . ,3^5-316; A . Nocent,Aspetti storici dei libri antichi del la liturgia romana,/Ad instar manuscripti/ jloma 19/?2.18-È7 /17/ J.A.Gracia dimeno,Las oraciones sobre las ofrendas en el

Sacramentario Deoniano.Texto y doctrina,Madrid 1965.20. /18/ Tdem.21.

(45)

Nel "Sacramentario Gelasiano",che ci attesta lo stato della liturgia di Roma durante il secolo VII e l'inizio dell'VIII, la denominazione "secreta",come sola preghiera sacerdotale dell'of f e r torio,si incontra per la prima volta./19/

Il "Sacramentario Gregoriano" che si richiama alla paternità di S.Gregorio Magno /20/,dopo aver spiegato l'inizio della Mes sa romana,constata la presenza dell'orazione "super oblata"/non "secreta"!/./21/

/19/ L.C.Mohlberg,L.EizenhBfer,P.Siffrin,ed.,

Liber Sacramentorum Romanae Aeclesiae ordinis anni circuli 7Cod.Vat.Reg.lat.316/Paris Bibl.Nat.7193t41/56/Sacramentà^ rium Gelasianum/=Rerum Ecclesiasticarum Documenta. Fontes IV /Roma ^1960/. A proposito di questo sacramentario A.No cent constata: "Il problema più oscuro è quello dell'origi ne,del luogo e dell'epoca di composizione,come del luogo d'uso del sacramentario.Fino ad oggi nessuna tesi si pre senta come assolutamente decisiva"./A.Nocent,Aspetti stori C Ì . . . O . C . , 3 7 / .

Cfr inoltre,a proposito di questo sacramentario:A.G. Marti. mort,La Chiesa in preg h i e r a . . o . c . ,317-320; M.Righetti,SL I 281-286; E.Bourque.Studi sui sacramentari romani.I, CiTtà del Vaticano 1949,185-298; A.Chavasse.Le sacramentaire gè l a s i e n ,Paris 1957; C . V ogel.Introduction aux sources de H h ì s t o i r e du culte chretien au moyen age/=Biblioteca cfe gli "Studi Medievali" I/,Spoleto 1966,48-67; A.Nocent, As p e t t i . . o . c . ,29-49; D.M.Taricani,Introduzione al Sacramen­ tario Gelasiano/Cod.Vat.Reg.lat.3l6/di M o h l b e r g ,/Traduzio­ ne in lingua italiana/,/Pro manuscripto/,Roma 1971.

/20/ Cfr J.Deshusses,ed.*

Le Sacramentaire Gregorien.Ses principales formes d' après Ies plus anciens manuscrits.Tome premier: Le Sacramentaire Le supplèment d'Aniane = Spicilegium Friburgense 16. Fri bourg Suisse 1971. A proposito di questo sacramentario cfr A.G.Martimort,La Chiesa in pregh i e r a . . o . c . ,320-324; M.Ri ghetti,SL 1,286-299; A . Nocent,Aspetti..o.c.,49-65; F. Del l'0ro?lT— sacramentario Gregoriano.A proposito di una recen te e d i z i o n e ,in:RL 59/1972/520-546.M.Righetti afferma che questa"attribuzione gregoriana che,insieme ai codici, gli hanno dato gli scrittori dal sec.VIII in poi,fu contestata /.../,ma è ormai universalmente ammessa"./M.Righetti,SL I, 286s/ A.Nocent dice:"Tuttavia qui non si esclude un testo più antico sul quale forse,avrebbe lavorato S.Gregorio stesso.."/A.Nocent,Aspetti..o.c.,53/.

(46)

Per gli "Ordines Romani",che furono i documenti più importar ti/oltre i sacramentari/ per l'ordinario della Messa/22/ l'esis tenza della "super oblata" suppongono: l'"Ordo Romanus I"/ sec. VII-VIII//23/, ma senza una chiara citazione /24/; l'"Ordo V" /fine del sec.IX/ nomina la nostra orazione:"super oblata"/25/. Così anche fa l'"Ordo XV"/metà del sec.Vili/ /26/.

/22/ Cfr M.Andrieu.Les "Ordines Romani" du haut Moyen A g e : I.Les m a n u s c r i t s ,Louvain ; II.Les textes.Ord.I-XIII,Louvain 1948; III.Les textes.Ord.XIV-XXXIV,Louvain 1951* IV. Des textes.Ord.XXXV-XLIX,Louvain 1 9 % ; V.Les textes.Ordo L ,Lou vain 1 9 6 1 . /Cfr i commentari: M.Righetti,SL 1,332-33*?; A. G.Hartimort,La Chiesa in preghiera..o.c.,325-332; C.Vogel, Introduction...o.c.,101181; A . Nocent,Aspetti..o.c.,118 -124/.

A proposito degli "Ordines " M.Righetti afferma:"I termini "Ordo,Ordinarium",designano il libro contenente 1' indica zione e l'ordine delle cerimonie da osservarsi nelle fun zioni liturgiche dai vari ministri,sia nella celebrazione della Messa,come nell'amministrazione dei Sacramenti e dei Sacramentali, escluse di regola le formule eucologiche. Di qui la loro particolare importanza"./M.Righetti,SL 1,332/ /23/ Questa è la probabile epoca di composizione,secondo 1' An

drieu./Cfr M.Righetti,SL 1,333/ La data della composizione degli altri due "Ordines" e riportata,anche,secondo 1' An drieu/Cfr M.Righetti,SL 1,333/.

/24/ Ordo Romanus I: "Et subdiaconi,finito offertorio,vadunt re tro altare aspicientes ad pontificem,ut quando dixerit ^er omnia saecula"./Andrieu 11,95/

Le parole "Per omnia saecula" lasciano supporre che prima del dialogo introduttivo al Prefazio, il celebrante dices se l'orazione "super oblata".

/25/ Ordo V: "Subdiaconi etiam,finito offertorio,vadunt retro altare,aspicientes ad pontificem,stantes erecti usquedum , dicta oratione super oblationes secreta et episcopo alta voce incipiente: Per omnia secula seculorum"./Andrieu II , 221/

/26/ Ordo XV: "Tunc pontifex,inclinato vultu in terra, dicit orationem super oblationis, ita ut nullus, preter Deum et ipsum audiat, nisi tantum Per omnia secula seculorum"./ An drieu 111,102/

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